510. IN CAMMINO – tubino nero

In genere quando mi fermo al bar per la colazione leggo il giornale senza prestare troppa attenzione ai discorsi degli amici (che, infatti, mi rimproverano) e degli altri avventori. Sono affamato di notizie e in più mi piace moltissimo leggere: scorrendo gli articoli di alcuni “maestri” – chiamarli giornalisti è riduttivo – c’è sempre da imparare sia di sostanza che di modalità di esporre.

Talvolta però mi capita di ascoltare, anzi di captare, qualche discorso curioso che mi distrae per un momento dalla lettura salvo poi reimmergermi nella lettura. Mi è capitato però, come adesso che sono davanti alla tastiera del computer, di riandare a quelle curiosità, di rifletterci sopra… e di scrivere qualcosa per strappare un sorriso ai miei lettori.

Dunque l’argomento, anzi la parola, che ha momentaneamente attratto la mia attenzione è stata “tubino”.

Una signora “appesantita” per gli anni ma sempre in ottima forma spiegava che aveva individuato nel suo “tubino nero” la soluzione al problema.

“Altro che diete e palestra… col tubino nero torno indietro negli anni, piacente come da giovane. Me ne accorgo dagli sguardi: “maliziosi” quelli degli uomini, “torvi” quelli delle gelosone delle mie amiche”.

“È vero – ha replicato l’amica – col tubino torni la ragazza magrissima di quando ti ho conosciuta all’università!”

….pensa e ripensa…

Beh, mi sono detto… ma anch’io ho un tubino, anzi un tubone… la tonaca!

Se la indosso – mi sono detto – torno “magro” e posso continuare ad accettare gli inviti a pranzo e a cena ed evitare così di far soffrire i parrocchiani con i miei dinieghi (un amico, al riguardo, mi ha risposto molto freddamnete forse perché non ci crede)

Ho convocato immediatamente la Flavia per scovare nell’armadio la tonaca  con la quale ho fatto l’intera estate 1997, la mia prima estate al Forte.

La delusione è stata forte: non riuscivo ad abbottonarla in alcun modo.

Sì, perché nel frattempo, forse grazie all’aria di mare, ho preso una ventina di chili e la tonaca-tubone non mi entra più. Un vero peccato.

 

 

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