524. IN CAMMINO – Vigilante

Sto pagando, a rate, il lavoro di imbiancature e di restauro alle pareti e alle finestre della parte alta della chiesa e ne avrò fino a settembre.

Non è un problema perché i creditori sono persone molto comprensive.

I piccioni però, insensibili al sacrificio di tutta la comunità e mio personale, tentano nuovamente di penetrare in chiesa e di continuare a lordare pareti e finestre.

All’esterno il problema l’ho risolto facendo impiantare sul frontale un sistema di protezione dai volatili assai efficace: appena posano le zampette sul cornicione incappano in una (blanda) scarica elettrica che li costringe ad allontanarsi.

Per l’interno sono ricorso a un “vigilante”!

Dovendo per forza di cose – è davvero caldissimo – aprire le porte della chiesa, ho chiesto a un amico di appostarsi vicino alla porta lato monte che in genere è quella prescelta dai pennuti per accedere e di provvedere a cacciarli.

Lui mi ha preso in parola e si è seduto proprio davanti alla porta … vigilando in modo che i piccioni se ne stessero fuori.

I fedeli, lì per lì, non l’hanno presa bene: “Cosa ci sta a fare quel tipo seduto proprio davanti alla porta d’ingresso col cappello a visiera, le boccette di plastica, il secchiello e il retino in mano?”

Non appena però ne ho spiegato il motivo mi hanno lodato per la sagacia dell’ idea pur restando perplessi riguardo all’uso degli strumenti sopraddetti.

“Passi per il cappello a visiera ma cosa ci fa col retino e col secchiello?”

L’equivoco è stato presto chiarito. Erano i giochi del nipotino pronto per andare al mare!

 

 

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