Ho iniziato le lezioni di catechismo al mare… Fa un caldo terribile per cui mi concedo, subito dopo la lezione, un bagnetto di mezz’ora e rientro subito a casa per evitare colpi di calore.
Stamani ne ho anche approfittato per realizzare il filmato di domenica prossima. Mi sono messo all’ombra delle cabine (quelle riservate alle suore) e ho commentato un passo del vangelo di Domenica prossima. Nonostante gli incoraggiamente della “regista” il filmato non è venuto benissimo.
Voce flebile e lamentosa, sguardo cupo, modo di fare depresso e svogliato…
Cosa mai mi è capitato? Un colpo di sole?
Mi è capitato che per la seconda volta i giovanissimi attesi per il corso di recupero in preparazione alla Cresima hanno “salato” la lezione senza degnarmi di un avviso né loro e nemmeno i loro genitori.
Da questo la mia “depressione” per niente sollevata dalla giornata bellissima, dal mare splendido e da tante persone simpatiche – tra queste le suore – presenti in spiaggia.
Ovviamente non ho perso tempo: mi sono messo a verificare nome per nome l’elenco dei ragazzi e ho avvisato la catechista – decisamente più capace di me – per avere un aiuto senza dare ascolto alla vocina suadente del diavolo che mi diceva: “ma lascia perdere… sono anni che non fai un giorno… dico un giorno di vacanza. Goditi il mare e pensa ad altro!”
Nemmeno per sogno! I ragazzi escono – come noi, del resto – da due anni e mezzo di pandemia e di relativi problemi scolastici per cui vanno capiti e aiutati a rientrare nella normalità che prevede appunto un serio itinerario catechistico in preparazione alla Cresima.
Ammetterli al sacramento senza preparazione sarebbe un insulto sia a loro che al Signore e questo non va bene.
Concludo quindi chiedendo anche a voi, carissimi lettori, un contributo di preghiera e un po’ di sostegno psicologico per questo mio servizio pastorale.