Stiamo ormai per entrare nel mese di Agosto e come sempre ho esposto in chiesa il nuovo santino patronale realizzato dal giovane RODOLFO MARIN e la poesia, come sempre redatta dalla concittadina ANNA MARIA POGGI. All’esterno della chiesa invece il manifesto con il Premio AMICO DI FORTE DEI MARMI concesso all’amico ALESSANDRO GIOVANNINI (alla memoria) di Firenze.
Aggiungo subito una parola a commento del santino, della poesia e del premio.
Il santino raffigura un Sant’Ermete molto addolorato e pure arrabbiato: si capisce subito il motivo di questo dolore e di questa rabbia perché sullo sfondo compaiono case bruciate e nuvole di fumo causate dai bombardamenti. È un Sant’Ermete di guerra, angosciato dalla crudeltà degli uomini che non riescono a starsene in pace. Il richiamo alla guerra in corso fra Russia e Ucraina è evidente come è evidente l’accenno al dolore e alla morte di tanti poveri innocenti.
Rodolfo, il giovane che l’ha realizzato, è figlio di Filippo Marin, l’organaro che ha realizzato, insieme col fratello, il nostro prestigioso organo a canne nell’occasione dell’anno duemila. È un pittore provvisto di grande manualità che ha già collaborato con noi disegnando la scheda catechistica della Pasqua. Spero che questo lavoro lo faccia conoscere ancora di più non soltanto qui al Forte ma in tutta Italia.
La maestra Poggi non ha bisogno di presentazioni. È conosciutissima in paese dove ha insegnato a lungo educando generazioni di giovani. Nella poesia ha ricordato il martirio dei sacerdoti versiliesi in tempo di guerra, preti giovani, in alcuni casi giovanissimi che non abbandonarono il popolo loro affidato pur sapendo che questo li avrebbe portati alla morte.
E infine il carissimo ALESSANDRO GIOVANNINI al quale verrà offerto il premio “Amico di Forte dei Marmi” giunto quest’anno alla XX edizione. Alessandro purtroppo è mancato da alcuni mesi quindi il Premio verrà concesso alla memoria.
Immagino lo ricorderete con la sua semplicità e amicizia. La scorsa estate stava già male ma non rinunciava alla Messa per amore di Gesù e per affetto verso la nostra comunità. Sapevo ma fino a un certo punto della sua dedizione al prossimo povero e sofferente ma certe sue buone azioni le ho scoperte soltanto nel momento della sua morte leggendo le cronache dei quotidiani di Firenze, Prato, Pistoia.
Era un “VOLONTARIO” della Misericordia di Firenze, uno dei tanti volontari che mandano avanti (anche qui nel nostro paese) i servizi sociali senza farsi troppa pubblicità. Animato da spirito cristiano era presente ovunque ci fosse un caso di necessità insieme ai suoi amici.
Il Premio quindi, pur essendo concesso a lui, è dedicato anche ai nostri VOLONTARI della CROCE VERDE del Forte e della MISERICORDIA di Vittoria augurando loro di mantenere sempre disponibilità e generosità per il nostro paese.