593. IN CAMMINO – Paura

Sono abituato da sempre a iniziare le giornate con una preghiera, un caffè e la lettura del giornale seduto al bar con gli amici di sempre.

Sto pensando di mantenere preghiera e caffè e di rinunciare alla lettura del giornale perché ogni giorno c’è qualcosa di nuovo che mi incute “paura”.

Non scherzo. Anche stamattina, in aggiunta alle solite notizie di “nera” già di per sé drammatiche, ho letto delle fosche previsioni relative agli enormi aumenti di luce e gas che ci condizioneranno pesantemente anche nelle nostre attività pastorali e soprattutto della possibilità dell’ estensione della guerra ad altre nazioni, inclusa la nostra, e dell’impiego degli ordigni nucleari “tattici”.

“Tattici” non so cosa voglia dire ma non credo si tratti di una sfumatura qualsiasi: ogni ordigno nucleare, tattico o non tattico, è foriero di sventura, morte e distruzione.

A fronte di queste notizie tragiche le solite note di gossip relative alle separazione di personaggi famosi, le notizie sportive che parlano di milioni di Euro per sanare i bilanci calcistici, di mode estetiche bizzarre e simili che ci lassciano molto, molto perplessi se non nauseati.

Capisco che i giornali devono vendere ma certe notizie, in questo momento, risultano incomprensibili ai più, me compreso.

Quanto alle notizie di politica osservo che sono spesso contraddittorie. Un giorno si legge una cosa, il giorno successivo c’è subito la smentita. I politici incolpano i giornalisti di pressappochismo e i giornalisti incolpano i politici di poca chiarezza. Ci vorrebbe molto poco a “parlare” attraverso  documenti scritti e firmati ma sembra sia impossibile.

Speriamo bene.

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