601. IN CAMMINO – San Pio & San Francesco

Voglio tornare un attimo sul pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo per suggerirvi uno spunto di riflessione a partire da alcuni aspetti poco conosciuti dei due Santi: Francesco e Pio.

Sia a proposito dell’uno che dell’altro si cita San Paolo quando scrive di voler essere “un altro Cristo”, simile in tutto a Lui.

Così è stato per entrambi e non solo per il dono delle stigmate ma per aver sopportato molte sofferenze, per Lui.

San Francesco, ad esempio, aveva conosciuto l’abbandono da parte dei suoi frati! In pochi anni il numero dei suoi seguaci era cresciuto a dismisura e, purtroppo, sempre in pochi anni, erano cresciute divisioni e cattiverie reciproche fra loro.

Lui era stato relegato nell’angolo, come si suol dire, quasi fosse un incapace. Non era un uomo di governo e così reagiva soltanto con l’esempio imponendosi sempre nuove penitenze e privazioni. E fu in questo triste contesto di solitudine e di abbandono che ebbe il dono delle stigmate: un altro Cristo, solo a portare la croce!

Anche San Pio ebbe le stigmate e pure lui conobbe la sofferenza propria di chi viene abbandonato e per di più abbandonato dalle persone che averbbero dovuto amarlo di più.

Nel corso della sua vita di religioso, per un motivo o per un altro, ebbe ben 46 “visite canoniche” inquisitorie per pretese sue disobbedienze religiose. Venne privato della possibilità di confessare e perfino di celebrare (in pubblico) senza nemmeno potersi difendere.

Questo cosa vuol dirci?

Vuol dirci che è proprio nell’abbandono da parte delle persone care che si giunge a somigliare Cristo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lo hanno avuto, penso, oltre che per la propria devozione a Gesù crocifisso che li ha portati a essere, entrambi, “alter Christus”

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