634. IN CAMMINO – Ritiro spirituale d’Avvento

L’ultimo appuntamento di questo tipo risale ormai a tre anni fa. Ospiti delle Canossiane, nel pomeriggio della prima Domenica d’Avvento, commentai per i presenti l’invitatorio della Liturgia delle Ora con riferimento a”Massa e Meriba”. Eravamo nella saletta del caffè perché eravamo pochi pochi. Dopo la rilfessione biblica ci fermammo un attimo in cappella per la preghiera di adorazione per poi riprendere i nostri impegni/servizi.

L’epidemia è stata davvero un’esperienza pesante che non riusciamo, al momento, a scrollarci di dosso anche se siamo in ripresa almeno per certi settori della nostra pastorale parrocchiale.

Quest’anno ho pensato di riprendere ma invece di fermarmi dalle Suore ho deciso di “postare” sul blog le riflessioni, diluite nei cinque giorni utili della settimana, dal Lunedì al Venerdì.

Spero possano essere di utilità a più persone confidando sul fatto che il blog viene aperto giornalmente da 80/90 persone, ben più dunque dei 7/8 del ritiro predetto (e pure di quelli degli anni precedenti).

Nella giornata ci sarà un pensiero brevissimo per il mattino: il segno della croce, la richiesta del perdono, l’invocazione allo Spirito santo e una breve frasetta tratta da un salmo da ripetere più volte (e da mandare a memoria) durante la mattinata e fino all’ora del rientro a casa dal lavoro o dalla scuola.

Poi, nel tardo pomeriggio, la ripresa della frase biblica inserita però nel contesto, cioè nel salmo, sulla quale riflettere con attenzione e una preghiera a concludere il tutto.

Fra mattino e pomeriggio si arriva alla mezz’ora ma non oltre. Va da sé che nel caso uno/a avesse più tempo a disposizione potrebbe anche venire in chiesa a prendere la Messa e confessarsi invece di aspettare Natale.

Vi prego adesso di leggere con attenzione. Sì, perché la frase biblica postata la mattina la ritroverete nella lettura pomeridiana del salmo ma tradotta alla lettera dal testo ebraico per farvela gustare meglio.

Solo che l’ebraico si legge da destra sinistra, al contrario rispetto all’italiano, e quindi anche la traduzione italiana, che sarà parola per parola, dovrete leggerla… da destra a sinistra.

La qual cosa all’inizio vi creerà disagio ma poi non ve ne accorgerete nemmeno e anzi potrebbe esservi di sprone a imparare l’ebraio o l’arabo dato che entrambe le lingue appartengono allo stesso ceppo linguistico…

 

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