Come avrete notato non ho voluto dare numerazione alle riflessioni d’avvento. Quanto vale per i filmati vale anche per queste riflessioni natalizie: si tratta di spunti di meditazione che non hanno niente a che vedere con le note quotidiane, frutto di immediatezza e prive di un messaggio specifico.
Ecco dunque il titolo: ricominciamo! Dopo una settimana di riflessioni serie ricominciamo con spunti… così come mi vengono in mente, immediati.
Dunque oggi cosa c’è stato di speciale? Poco o niente ma talvolta anche l’ordinario può essere interessante, in qualche caso commovente. Oggi è stato proprio così: una mattinata molto commovente.
Ho dedicato infatti la mattinata alla visita ai confratelli ricoverati nelle strutture sanitarie perché anziani e invalidi.
Ho iniziato il tour dall’OASI DEL SACRO CUORE a Calci. Non è una RSA nel senso stretto della parola. Formalmente è una pensione per ospiti anziani o convalescenti o bisognosi di riposo.
La casa era stata pensata come Casa per Esercizi spirituali e per lungo tempo ha ospitato gruppi di giovani/giovanissimi di Azione cattolica intenti a trascorrere giorni di ritiro. Poi i ritiri spirituali sono passati di moda e così è stata riciclata come Casa d’accoglienza per anziani ecc.
Alcune stanze sono riservate – a un costo sopportabile – ai sacerdoti. In questo momento ce ne sono soltanto due perché gli altri ospiti sono temporaneamente rientrati in sede (oppure presso la propria famiglia) dato l’avvicinarsi delle feste natalizie.
Salutati affettuosamente i sacerdoti e gli altri ospiti e rungraziate le suore e il personale che li assistono sono corso a Calcinaia done ne sono ricoverati altri incapaci ormai di badare a se stessi.
La struttura è a dimensione famigliare però, giustamente, sono molto fiscali nell’applicazione delle norme sanitarie per cui mi hanno fatto attendere un bel po’ prima di autorizzarmi a entrare. Finalmente me lo hanno concesso e così ho potuto salutare i miei confratelli, malconci in salute ma tuttora brillanti di testa.
Ho ripreso a questo punto la via di casa e qui viene il brutto… perché sono stato assalito da un attacco di ansia pensando che prima o poi (anzi, più prima che poi) toccherà anche a me finire in quel luogo, anonimo fra gli anonimi. Che tristezza!
Poi, a fatica, mi sono ripreso ma il magone mi ha accompagnato tutto il giorno fino a questo momento che sto scrivendo. Speriamo mi passi!