642. IN CAMMINO – San Giuseppe

Nell’ultima Domenica d’Avvento la liturgia ferma la nostra attenzione sulla figura di San Giuseppe.  Proprio per questo motivo ho esposto in chiesa il quadro del padre “davidico” di Gesù insieme con quello di Maria sua sposa.

Entrambi i quadri hanno molto da dirci nella loro semplicità ed essenzialità.

Maria è colta dalla pittrice (Merani) nel momento che segue l’annuncio: ha gli occhi pieni di stupore, quasi incredula per questo annuncio; non riesce a nascondere l’emozione ma nello stesso tempo è pronta a mettersi al servizio di Dio quasi aspettasse da sempre la realizzazione della profezia del profeta Isaia: “ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio …”

Giuseppe, nella copia del famoso quadro di Guido Reni, è anziano d’età ma giovane nello spirito. Pure lui crede nella profezia e abbracciando suo figlio abbraccia il Messia, “Emanuele”, Dio con noi, pronto a mettersi al suo servizio in qualità di custode.

Quando, nei giorni addietro, insieme con le signore del gruppo biblico (eravamo appena in quattro) ci siamo fermati a riflettere sulla figura di San Giuseppe sono nate delle belle riflessioni e insieme con queste anche delle preghiere.

Fra queste una, citata dalla signora Anna, che non conoscevo e che pure è presente, pur con qualche modifica, nei testi della devozione al Santo custode della famiglia di Gesù.

Eccola qui di seguito nella versione riportata sul libro delle preghiere:


AVE GIUSEPPE, figlio di Davide,
uomo giusto e verginale, la Sapienza è con te,
tu sei benedetto fra tutti gli uomini e benedetto è Gesù,
il frutto di Maria, tua sposa fedele.
San Giuseppe, degno Padre e protettore di Gesù Cristo
e della Santa Chiesa,
prega per noi peccatori e ottienici da Dio la divina Sapienza,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen!

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