Non aveva ancora chiuso gli occhi il Papa emerito che sono divampate le polemiche. Giornali e televisioni hanno iniziato a offrire ai fruitori dei media articoli e commenti di parte.
Soltanto due citazioni:
C’è chi ha scritto/detto che Papa Benedetto era recluso in convento, guardato a vista dal suo segretario (declassato), senza possibilità alcuna di interagire con Papa Francesco.
Chi, al contrario, che strizzava l’occhio ai tradizionalisti fornendo un solido argine ideologico a coloro che rifiutano il Concilio.
Come se non bastasse dietro all’una e all’altra citazione una pletora di detrattori o adulatori che di cristiano hanno poco o niente.
In mezzo ci sta il “povero” popolo di Dio sempre più umiliato e offeso nei suoi sentimenti e nella sua fede: se nei documenti ufficiali viene “esaltato” nella realtà viene considerato un popolo “bue” senza diritti, in balìa di affabulatori senza troppi scrupoli.
Come rimediare a questa situazione demoniaca?
Lo dice Gesù: “Certi demoni si vincono con il digiuno e la preghiera”. Digiuno anche di parole e preghiera “in ginocchio” accompagnata da qualche lacrima. Proviamoci senza aspettare di diventare santi…