Sono andato a far visita a un anziano magistrato. Mi avevano detto che era malfermo in salute e invece me lo sono trovato davanti, brillante come un giovanotto, insieme alla moglie pure lei giovanile e simpatica.
Il nostro conversare è iniziato con i convenevoli ma è passato subito ad argomenti seri. Infatti, mentre sorseggiavo un succo di ananas, lo sguardo mi si è posato sulla libreria di casa dove ho scorto, osservando le “costole” dei volumi, alcune opere teologiche edite dalla Queriniana che, per chi non lo sapesse, è l’editrice italiana più importante per quanto riguarda il settore.
Non sono riuscito a trattenere la curiosità, mi sono avvicinato e…
Avevo ragione, non mi ero sbagliato. Si trattava di volumi di alcuni fra i più brillanti teologi degli anni 1970 – 1980 attivi nelle università tedesche. Fra questi il famoso testo di Hans Kung intitolato: “LA CHIESA” e altri ancora tutti molto conosciuti.
Mi sono chiesto il motivo di questa presenza e con sorpresa, ma non più di tanto perché l’interesse per la teologia è comune in tutte le persone di cultura, ho scoperto di avere davanti due persone non solo interessate alla disciplina ma molto competenti.
A quel punto il discorso si è fatto più familiare e sono stati richiamati alcuni personaggi di ieri e di oggi a me carissimi.
Fratel Carlo Carretto che negli anni della formazione, a Spello, mi ha insegnato l’arte della preghiera di contemplazione, Fratel Arturo Paoli che mi dedicato un suo libro di meditazione, i piccoli fratelli di Charles de Foucauld, i preti di Bicchio che mi hanno ospitato sia in casa che in chiesa per farmi conoscere l’esperienza di don Sirio e degli altri confratelli della darsena… Mi sono accorto che li conoscevano né più né meno come li conoscevo io. Incredibile!
A quel punto ho parlato loro di altri “maestri” di spiritualità germogliati dalle stesse radici come Padre Lupi ecc. Di don Adriano Valleggi ne parlerò in una prossima occasione perchè non vorrei commuovermi vista l’amicizia che ci legava.
Gli parlerò anche della piccola sorella Filomena che in Brasile, a Foz de Iguazù, continua l’opera di Fratel Arturo la cosi detta A.F.A. (in italiano annuncio, fraternità, alleanza) e di come aiutarla.