718. IN CAMMINO – attacco di panico

Gestire una parrocchia non è semplice. Non mi riferisco alla “gestione” spirituale (mi scuso per il termine… orrendo ma vado di fretta e non me ne viene in mente uno più elegante) ma a quella burocratica: fra documenti di matrimonio, notule dei professionisti, scadenze ecc. c’è da diventare matti.

Ma ancora più complicata la gestione “consiliare” del Vicariato.

Questo infatti comprende tre “Consigli”: uno riservato ai sacerdoti e ai diaconi (C.P.), un altro per i sacerdoti, i diaconi e i laici rappresentanti delle varie parrocchie (C.P.d.V.) e uno infine per i moderatori delle Unità Pastorali (C.M.U.P.); come se non bastasse c’è anche la segreteria di Vicariato (S.d.V.).

Il Vicario (sono io, meschino!) dovrebbe predisporre per ognuno di questi Consigli l’Ordine del Giorno e compilare il Verbale.

Ovviamente c’è il concreto pericolo di dire e ridire le stesse cose: per questo è necessario verificare con attenzione il già detto e verbalizzato per non perdere tempo inutilmente.

Ma, voi direte, di cosa parlate in tutti questi incontri?

Le dritte per la discussione vengono specificate dai consigli diocesani e precisamente dal Consiglio dei Vicari e da quello dei Presbiteri in seno al quale però ci sono altri sotto-consigli e fra questi il Consiglio per l’aggiornamento del Clero che indica anche gli argomenti e i punti da focalizzare. Poi naturalmente ci sono anche quelli inerenti il Vicariato e questo compete al Vicario di zona.

L’attacco di panico di questa mattina è dipeso proprio dall’aver smarrito la mail del sotto-consiglio per l’aggiornamento con l’argomento da trattare. Spero di trovarlo e se no, pazienza.

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