È morto nel pomeriggio del primo Maggio. Era in auto, in prossimità della sua vecchia parrocchia nella Maremma Pisana… forse era andato per rilassarsi un momento e invece il Signore lo ha chiamato a sé non si sa per un infarto o per un incidente. Sta il fatto che ha sbandato, ha incrociato un’altra auto ed è morto immediatamente.
Era uno dei sacerdoti a me più cari.
Prima di tutto perché era del mio stesso paese del Piano di Pisa e poi perché mi ha seguito con tanto affetto sia negli anni della preparazione che nei primi anni di sacerdozio.
Non posso dimenticare che la mia PRIMA MESSA l’ho celebrata nella sua chiesa accompagnato dai miei genitori, dalla sua mamma e dalla zia, persone eccezionali per qualità umane e per fede.
Da sempre mi ha riservato affetto e considerazione come io per lui.
Il servizio pastorale lo ha portato a servire il popolo di Dio in più parti della Diocesi: ha guidato comunità piccolissime e comunità importantissime. Ha goduto della stima di tutti anche se non sempre è stato apprezzato – forse per gelosia – dai confratelli e dai superiori.
Da tempo si era ritirato nella sua abitazione privata ma continuava servire la chiesa officiando nelle varie parrocchie del Piano di Pisa dato che aveva una salute di ferro e voglia di fare.
Il suo hobby era lo studio delle lingue: non so quante ne conosceva… Le studiava e poi le praticava pure andando ogni anno almeno uno/due mesi nei vari paesi d’Europa e del mondo. Non so quante volte, ad esempio, è andato in INDIA in visita alle comunità cristiane e non solo.
Al riguardo qualche volta mi rimproverava perché io, al contrario di lui, non riesco ad allontanarmi dalla parrocchia. Non lo faccio perché sono bravino ma semplicemente perché proprio ne soffro a lasciare i parrocchiani e quindi preferisco starmene a casa. Anche per questo non conosco le lingue. Durante gli anni degli studi teologici avevo studiato il francese, l’inglese, il tedesco e lo spagnolo ma poi li ho abbandonati per disinteresse. Eppure ne avrei avuto la possibilità.
Lui invece per tutta la vita, fin dai primi anni di sacerdozio, aveva continuato a studiarle e, come già detto anche a praticarle. E non solo le lingue più importanti ma anche quelle di nicchia: olandese, russo, un dialetto indiano, portoghese, polacco, rumeno e chissà quante altre…