808. IN CAMMINO – Una bella lettera

Nell’occasione della festa patronale di Lunedì prossimo avevo invitato il nostro Arcivescovo… in tutti questi anni di mia permanenza al Forte non l’avevo mai invitato preferendo una festa semplice e priva di tutti quei dettagli importanti sì ma anche secondari per festeggiare un Patrono.

C’era però anche un altro motivo e cioè che la Messa di Sant’Ermete è sempre stata una Messa poco sentita e quindi poco frequentata. Ricordo lo smarrimento del mio primo Sant’Ermete nel 1997: come ero solito fare nella mia precedente parrocchia avevo segnato ben tre Messe ma i fedeli presenti furono pochissimi.

Chiesi informazioni e mi venne detto che la Messa con l’Arcivescovo era una “scusa” per fare una sontuosa cena sul mare con i preti del vicariato e ammirare i fuochi direttamente dal mare. La cosa – sempre così mi venne riferito – stava alquanto antipatica ai parrocchiani che, di conseguenza, sfuggivano la celebrazione religiosa.

Non ebbi né tempo né voglia di verificare. Potevano essere – e probabilmente lo erano – delle sciocche voci di paese ma certo non mi resero felice. Decisi quindi – da subito – di festeggiare il Patrono in forma semplice puntando a raccogliere quanti davvero amavano il Santo. La mia scelta, negli anni, è stata premiata pur con eccezioni …

Quest’anno avevo deciso di tornare a invitare l’Arcivescovo perché al momento chi viene alla Messa ci viene solo per dare lode al Signore visto che non ci sono né rinfreschi né cene. Purtroppo aveva già un invito dalle Suore di Sant’Agostino e non ha voluto deluderle.

Però ci ha inviato una bella lettera che sarò lieto di parteciparvi nel giorno della festa a ricordo del Sant’Ermete di quest’anno che si preannuncia “bagnato” ma non per questo meno festoso.

Sono sicuro che vorrete apprezzarla.

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