Sabato scorso avevo pubblicato sul blog parrocchiale, a commento della pagina di vangelo proposta dalla liturgia domenicale, un filmato in cui spiegavo il significato della vestina bianca del battesimo dei piccoli.
Nel frattempo, venuto a conoscenza dei gravi episodi accaduti nella terra di Gesù – uccisione/rapimento dei piccoli – a opera di terroristi, ho cambiato idea e ho sfruttato il segno della vestina bianca per aiutare i presenti a riflettere sulla malvagità “oggettiva” (*) di quanto accaduto.
Ho esposto all’altare grande, quello della celebrazione domenicale, proprio sotto la croce di Gesù una vestina battesimale e ne ho spiegato il significato. Quella vestina rappresentava tutti quei piccoli uccisi in una nuova strage degli innocenti.
La mia predica è stata brevissima perché il presenti hanno immediatamente compreso il messaggio e hanno iniziato a lacrimare. Ovviamente ho parlato anche dei piccoli palestinesi, anche loro vittime degli stessi terroristi che se ne fanno scudo per proteggersi dalla possibile vendetta degli israeliti.
I piccoli all’altare erano pure loro avviliti e quindi ho raccomandato ai genitori e nonni presenti di abbracciarli stretti stretti per aiutarli a superare la paura.
I piccoli hanno bisogno di sentirsi protetti quindi hanno bisogno di abbracci e baci. Noi, sacerdoti, insegnanti, catechisti non possiamo farlo ma nonni e genitori sì e quindi è bene che lo facciano.
Domani, a Dio piacendo tornerò sull’argomento… Intanto preghiamo perchè possa esserci un lenimento a tanto dolore.
(*) le azioni hanno una loro moralità o immoralità in quanto tali al di là delle intenzioni e delle circostanze!