La dottoressa Torsoli mi avvisa che il carissimo don Eraldo Tognocchi è morto nella sua casa di Mirteto.
Lo avevo conosciuto anni indietro in quanto biblista d’eccezione, esperto di greco ed ebraico, commentatore squisito di pagine importanti del Vangelo e prolifico scrittore su vari temi teologici. A suo tempo mi fece dono di un volume a commento delle ultime parole di Gesù in croce, volume che ho letto e riletto chissà quante volte e sempre con interesse crescente.
Successivamente l’ho conosciuto nella sua veste di direttore spirituale, a contatto di innumerevoli persone, disposte a fare con lui un cammino di sequela dietro a Gesù. Direttore esigente ma al contempo affabile e sorridente, più padre che direttore, per intenderci.
E in ultimo gli sono stato vicino in alcune occasioni – la prima delle quali in c0ompagnia della predetta dottoressa Torsoli – quando ormai era anziano e inabile.
Vederlo e ascoltarlo, anche se provato dall’anzianità e dalla malattia, mi aveva fatto bene. La sua semplicità (o meglio povertà) era proverbiale come pure la sua disponibilità nei confronti dei poveri e degli ammalati: lì in casa aveva la sorella, ammalata, e la nipote dottoressa, pure lei ammalata a fargli compagnia per quello che potevano. Le sue ultime parole, come sempre misurate e pertinenti, mi rimasero nel cuore…
Vi chiedo, e chiudo questa breve nota, una preghiera per lui e per la sorella (ho saputo infatti che pure lei è morta da pochi mesi). Sono certo che dal cielo continuerà a vegliare su di noi.