Fra oggi e domani sovrò suffragare tre nostri amici e parrocchiani.
Oggi il signor Giuseppe, amico da sempre e conosciutissimo anche perché nonno di Filippo, e domani la signora Liana – pure lei conosciutissima soprattutto in Caranna – che ha sopportato un lunghissimo “calvario” prima di spegnersi seppure seguita amorevolmente dal marito.
Sempre domani ci sarà il funerale dell’amico Roberto Marsili da voi poco conosciuto perché da tempo abitava a Sarzana.
Vorrei quindi spendere una parola su di lui se non altro per farvi tornare alla memoria chi fosse e quale spessore morale avesse.
L’avevo conosciuto da alcuni anni e precisamente da quando la mamma e la sorella – entrambe scomparse – me ne avevano parlato. Era stata una conoscenza indiretta perché, come ho già scritto, era nata per interposta persona. Poi però era venuto il momento di incontrarlo e conoscerlo personalmente e nell’occasione avevo scoperto che quanto mi avevano detto le due donne era proprio vero.
Era un uomo davvero caro. Marito affettuosissimo di Francesca, attento alle esigenze dei genitori, della sorella, degli zii, del nipote… grande lavoratore con una trentina di collaboratori, prodigo di affetto e non solo nei confronti delle persone più svantaggiate.
Non mi piacciono le smancerie ma Roberto era davvero una grande “persona” seppure mantenesse un tono basso perché, come era solito dire, le azioni buone vanno fatte in silenzio.
Anche noi, mi riferisco alla parrocchia e alla San Vincenzo, in più occasioni siamo stati beneficati sempre in modo nascosto come insegna il Signore.
Il Signore lo ha chiamato a sé appena sessantenne. Colpito da un severo ictus ha lasciato nel pianto i suoi famigliari, i suoi collaboratori e tante altre persone, me compreso.
Abbiamo la certezza però che il Signore lo accolga in Paradiso. Affidandolo a Lui chiediamo che dal cielo continui a vegliare sui suoi cari e su tutti noi che lo abbiamo tanto stimato e amato.