887. IN CAMMINO – nèmesi…

Mi hanno chiesto, in molti, di pubblicare le mie riflessioni natalizie… lo farò nei prossimi giorni perché oggi vorrei scrivere qualcosa a proposito delle assurde polemiche che mi hanno investito proprio alla vigilia del Natale.

Però invece di togliermi qualche sassolino dalle scarpe desidero “battermi il petto” ripensando a un episodio di tanti anni or sono.

Premetto che ero giovane. Ero già sacerdote ma ero giovane quindi poco assennato per la responsabilità che l’ordinazione sacerdotale mi aveva conferito. Ero a Lourdes. I microfoni presenti sulla piazza del Santuario ogni mezz’ora trasmettevano un appello: ” Non vi fate ingannare dai questuanti presenti nel parco del santuario. Si stanno approfittando della vostra benevolenza”. Rimasi scandalizzato dal messaggio e feci le mie rimostranze a chi di dovere, in quel caso un responsabile laico dell’ordine pubblico, che in pochi attimi smontò la mia sicumèra semplicemente lasciandomi per una mezz’ora davanti allo schermo collegato con le telecamere di piazza…

Quello che mi appariva sotto gli occhi era davvero riprovevole: capannelli di questuanti di mestiere che bloccavano i malcapitati pellegrini e non li mollavano finché non avessero pagato il “tributo”…

Qui al Forte è successo qualcosa di simile. Avrei potuto mettere in rete i video delle telecamere della chiesa ma non l’ho fatto per evitare giudizi troppo severi da parte dei cittadini nei confronti dei predetti questuanti. Sono stato in silenzio beccandomi anche del “mancato gendarme” ma proprio i poveri, quelli veri, mi hanno salvato dalle critiche ingiuste.

Infatti proprio mentre un giornalista all’esterno della canonica mi stava intervistando è arrivato un (vero) povero… Quello che è successo dopo non lo scrivo ma anche il giornalista è rimasto molto toccato e ha cambiato subito  tono nei miei confronti.  Ovviamente gli ho chiesto di non filmare la scena perché i poveri hanno la loro dignità.

Qui di seguito alcuni particolari dell’intervista trasmessa dalla TV.

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