890. IN CAMMINO – a caccia … nel presepio

Sono in ritardo… ma ho più di una attenuante! Sono andato a Livorno per una preghiera davanti alla tomba della cugina Giuliana e dello zio Varese: erano mesi che non andavo e ne sentivo l’esigenza. Solo che la cugina era nella parte nuova e lo zio in quella antica: quindi ho dovuto camminare un bel po’, per di più fra corridoi a me sconosciuti e quindi he speso parecchio tempo.

Oggi poi non avevo niente di importante da scrivervi se non un episodietto curioso che ha fatto sorridere i fedeli presenti alla prima Messa del giorno di Natale.

L’antefatto vede la mia canina precipitarsi nel presepio fin dal giorno dell’allestimento e fiutare  i cipressetti posti a delimitare il presepio.

Ora è vero che si tratta di una bestiola abituata a frequentare la chiesa, grande amica delle pecore e degli altri personaggi del presepio, rispettosa del Bambinello, di Maria e Giuseppe ma questa corsa per precipitarsi nel presepio mi suonava un po’ strana.

E finalmente abbiamo scoperto il motivo…

Fra gli alberelli del presepio c’era, impossibile a scoprirsi perché dello stesso colore dell’erbetta, una piccola,  simpatica ranocchietta.

Passati alcuni giorni, evidentemente stufa di fare la comparsa, ha pensato bene di mettersi in mostra saltellando festosa nel presepio. L’intrusione però è stata notata da Athos, esperto cacciatore, che è riuscito a catturarla (in due riprese perché la rana non ne voleva proprio sapere d’essere afferrata) per poi deporla all’esterno della chiesa, nel prato.

I fedeli, ancora assonnati, non se ne sono nemmeno accorti ma pensate un po’ cosa sarebbe successo se la rana avesse cominciato a saltellare durante la Messa dei bambini. Non oso nemmeno immaginarlo. Stavolta i giornalisti mi avrebbero certamente messo sulla “civetta” col titolo: “Bambini in visita al presepio impauriti da un terribile ranide anfibio di colore verdastro. Anche il parroco è fuggito, terrorizzato!”

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