900. IN CAMMINO – social

Ragionando al bar con i miei amici è saltato fuori l’argomento di un noto influencer che vanta milioni di follower… pur non sprecando tempo in troppo ragionamenti.

Una cantatina in un inglese storpiato, qualche tatuaggio osceno sulla schiena, i capelli colorati e qualche scempiaggine sugli argomenti più disparati e il numero dei follower schizza alle stelle!

“E tu, mi diceva l’amico, con tutte le prediche, i discorsi, il blog e i filmati – tutti interessanti e intelligenti – ti limiti a un  centinaio di contatti la Domenica e una decina nei giorni di lavoro”.

È verissimo. L’ho detto io stesso uno di questi giorni: l’impegno è enorme ma i risultati sono modestissimi.

Da notare che i miei interventi sono sempre molto misurati per tema di mancare di rispetto o di plagiare… Ma anche, lo confesso, per evitare reazioni per eccesso o per difetto.

Purtroppo questo non è un problema che riguarda soltanto i sacerdoti. Riguarda pure i genitori (soprattutto i nonni), gli insegnanti, i catechisti e tutti coloro che hanno a che fare col mondo giovanile…

Cosa fare? Ognuno deve rispettare se stesso. Io, ad esempio, non sono un tipo da “crociata”. Cerco sempre di mettermi al pari – se non un passo indietro – rispetto ai miei interlocutori piccoli o grandi che siano.

Forse con coloro con i quali ho maggiore confidenza posso essere maggiormente propositivo ma sono eccezioni.

Confido però nell’aiuto di Dio che, è risaputo, può far fiorire anche il deserto e soprattutto accolgo con serena umiltà l’esempio di Gesù che sta “alla porta e bussa” aspettando qualcuno che si fidi e gli apra la porta del cuore.

Vi chiedo a questo punto una preghiera speciale per coloro che si sono fidati così tanto di me fino a seguirmi nella scelta di consacrarsi al Signore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.