I numerosi appuntamenti previsti per le prossime settimane mi stanno creando attacchi di panico.
Mi trovo spesso costretto a porre in secondo (o addirittura terzo) piano gli impegni parrocchiali cui invece dovrei riservare la maggiore attenzione.
Questi, come ben sapete, riguardano l’attività catechistica con i cresimandi, i giovanissimi e i giovani: mi rendo conto che sto scaricando sui miei collaboratori quello che invece dovrei portare avanti io stesso. E poi gli ammalati, i tre gruppi di preghiera, l’adorazione eucaristica, la scuola della Parola ecc.
Quali sono gli altri impegni così cogenti da farmi dimenticare i precedenti? Innanzi tutto gli appuntamenti dell’Unità pastorale e poi, subito dopo, quelli del Vicariato.
In questi giorni, ad esempio, fra gli incontri di aggiornamento a Pisa, la riunione fra noi confratelli della Unità Pastorale, la programmazione dell’incontro per i catechisti di Cresima ai Macelli, la riunione ordinaria di vicariato preti/diaconi, la manifestazione civile per le pietre di inciampo ecc. salterà proprio la meditazione comunitaria con l’adorazione eucaristica!
Soprattutto gli incontri di Vicariato mi danno molto pensiero perché vedo che sia i confratelli che i laici (soprattutto loro) avvertono stanchezza e non partecipano alle riunioni trovandole inutili…
Questa terza fase del percorso vicariale, sebbene ridotta nei suoi impegni dalla saggezza dell’Arcivescovo, procede poco e male. D’altra parte io non posso passare avanti ai miei confratelli e ai laici rappresentanti… devo accettare con molta umiltà questo cammino… sempre più lento!
Speriamo bene.