921. IN CAMMINO – Messa in maschera

Fin dal mezzogiorno sono comparse le prime mascherine: bambinette vestite da fatine e maschietti arrangiati da maghetti. Stavano andando felici verso il centro, per mano ai genitori felici pure loro.

È il martedì di carnevale ed è giusto che piccoli e grandi riescano a sollevarsi il morale facendo un po’ di festa: innocente per i primi, articolata (e talvolta eccessiva) per gli altri.

Non siamo ai livelli del Carnevale di Rio ma certo viene riconosciuto un notevole spazio sociale anche al Carnevale di Viareggio – bellissimo – e alle feste in maschera dei rioni e dei paesi di zona.

C’è qualche iniziativa carnevalesca anche in chiesa? Certamente!

La stragrande maggioranza dei partecipanti alla sacre funzioni sono tutti mascherati…

Da vecchi!

E la maschera, identica un po’per tutti, è gratuita:

Gli uomini si presentano spelacchiati in testa, con guance scavate e occhi infossati, con passo cadente e qualcuno addirittura con il bastone da passeggio.

Le signore invece “stirate” a dovere in faccia dal chirurgo plastico  e con i capelli alla moda ma con evidenti segni di anzianità nel portamento ecc.

Anche il prete, quindi chi vi scrive, non fa eccezione: la sua maschera lo vede incurvato nelle spalle e con una larga “chierica” in testa pur continuando a ostentare una giovinezza incredibile! Bei tempi quando al Liceo scientifico di Cascina (ero un giovane insegnante sulla trentina..) mi travestivo da Zorro con tanto di spadone, mantello e cappellino in testa! Sprizzavi gioia da tutti i pori. Oggi invece faccio fatica a mantenere il sorriso.

Cari giovani che leggete… non vi fate soverchie illusioni che prima o poi indosserete anche voi la stessa maschera. Per il momento però pensate a divertirvi com’è giusto che sia. Magari non esagerate con le volgarità che stanno male sempre, anche per carnevale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.