930. IN CAMMINO – Noè

Alcuni mi chiedono di continuare gli “esercizi” spirituali. Al momento penso sia opportuno fare una pausa. Potremmo riprenderli nel primi giorni della settimana santa approfittando del fatto che in chiesa celebreremo le tre giornate di Adorazione Eucaristica, le così dette “Quarantore” ma al momento non è il caso.

Perché questo titolo curioso?

Proprio in questi ultimi giorni, pensando che la storia biblica di Noè e dell’Arca con gli animali dentro fosse dimenicata, ho parlato ai piccoli e ai grandi del personaggio e dei tristi momenti nei quali era vissuto, con gli uomini e gli animali sempre più cattivi.

Al catechismo, non appena ho iniziato il racconto, sono stato interrotto da un canto simil-gioioso: “Ci son due coccodrilli e un orangotango, un’aquila reale ecc.” cantato a squarciagola da tutti i bambini presenti e dalla maestra. L’unico che non cantava era il sottoscritto… perché non lo conoscevo.

Lì per lì l’ho giudicato un canto infantile e invece, ascoltando con attenzione le parole, non è per niente un canto sciocco anzi…

Quanto ai grandi devo dire che sono stati proprio loro a chiedermi di parlarne.

Tutto è iniziato al bar, di prima mattina:

“Caro don Piero, mi vuoi spiegare perché il Signore permette tutta questa cattiveria? Ai tempi di Noè si decise a eliminare i dinosauri (alla lettera “dino” – terribile e “sauro” – rettile) perché  “mangiando un albero al giorno con contorno di creature umane” mandavano in malora il pianeta… mentre oggi consente agli uomini di distruggere animali, boschi, ghiacciai, bambini ecc. senza muovere un dito?

Ho risposto che, stando a quanto di può intuire, potrebbe aver già deciso di eliminarci tutti avendoci messo in mano missili, bombe, atomiche ecc.

Certo potrebbe anche cambiare idea… nel caso individuasse qualche “Noè” disposto a chiedere perdono per tante nefandezze e a vivere come Lui vorrebbe, cioè “in pace”!

Allora proviamo anche noi a costruirci un’arca di bontà: in famiglia, nella società, nella comunità… coinvolgendo quante più persone possiamo. E in questa nostra piccola arca familgiare ci sia anche uno spazio di tenerezza per la natura, gli animali, le piante e i fiori!

 

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