Domenica prossima sarà la festa di San Vincenzo de’Paoli. Riassumerne la biografia in poche battute è impossibile. Su internet però si può leggere agevolmente tutta la sua storia.
In questa nota giornaliera vorrei sottolineare un aspetto della sua esperienza e cioè che non è nato santo… siamo di fronte a un convertito.
Non convertito alla Fede: quella non gli è mai mancata. Un convertito alla Carità. Quella sì, gli mancava. Impegnato nella pastorale ad alti livelli (viveva in una casa di nobili) non prestava molta attenzione ai poveri…
Un giorno però sperimentò personalmente il dramma di una giovane donna, malata e povera, che agonizzando gli affidò i suoi due bambini.
Il senso di colpa che ne scaturì lo scosse dal torpore spirituale che lo gravava e lo “costrinse” a cambiare vita diventando letteralmente “padre dei poveri” a cominciare dai due piccoli orfani.
Da quel momento tutta la sua vita fu dedicata a Gesù e ai poveri. Non gli mancarono noie e sofferenze ma riuscì a restare fedele all’impegno preso davanti a quella donna.
Oggi i “vincenziani”, raccolti in piccoli gruppi, continuano il suo servizio andando a visitare a domicilio anziani e ammalati offrendo anche, quando è possibile, qualche soldino per andare avanti.
Nel caso vi interessasse farne parte chiamatemi e vi fornirò tutte le indicazioni necessarie per entrare a farne parte.