A leggere il giornale c’è (quasi) sempre da mettersi le mani nei capelli. Guerre, cattiverie varie, insulti, provocazioni. I giornalisti hanno cosi tanto materiale fra le notizie cattive da dover scegliere… non li invidio davvero.
Non li invidio perché immagino che:
1) siano costretti a “nuotare” in questo mare magno di notizie cattive con probabili coinseguenze per il loro fisico (cattiva digestione ecc.) e la loro psiche (chissà quanti incubi notturni)!
2) e debbano poi scegliere quelle che, per la loro cattiveria, potrebbero risultare maggiormente attraenti per i lettori visto che, purtroppo, la cattiveria, in tutte le sue forme, attira molto più della bontà.
Ogni tanto spunta una “buona notizia” ma non di quelle spacciate come tali ma che in realtà non lo sono bensì di quelle autentiche che toccano il cuore e fanno sgorgare lacrime.
Stamani, ad esempio, dopo i consueti articoli sulla guerra, sulla violenza di mafia, sulle diatribe vaticane ecc. è spuntato un articoletto che mi ha commosso. Davide Faraone ha parlato di sua figlia Sara – affetta da una leggera forma di autismo – con parole davvero amorevoli.
In particolare mi ha commosso quando, rispondendo a una domanda del giornalista che gli chiedeva quali potessero essere le felicità di un genitore di un figlio autistico ha risposto così:
(le felicità stanno) nelle piccole cose. Quando Sara è nata mi sono immaginato il giorno del suo matrimonio, io che l’accompagnavo all’altare, vestita di bianco. E all’altare vestita di bianco l’ho accompagnata: il giorno della sua prima comunione. Questa è (stata) la mia felicità”
Non conosco e non conoscerò mai la famiglia Paragone perché il mio blog raggiunge un numero limitato di lettori ma se lo incontrassi gli direi che condivido in pieno questo suo dire. Anch’io, da sacerdote, ho avvertito la sua stessa gioia nel preparare (alla) e nel celebrare la prima Comunione di alcuni bambini affetti da questa patologia. E, aggiungo, nel constatare che questo traguardo è stato il primo di altri traguardi apparentemente impossibili come la laurea, il matrimonio, la professione…
Un abbraccio al papà e alla figlia con l’augurio di una vita felice.