UN AMICO DEL PAESE

Angelo e Patricia Mattugini
Angelo e Patricia Mattugini

Angelo Mattugini ha contribuito allo sviluppo di Forte dei Marmi, perché ha messo le proprie qualità e il proprio impegno non solo legittimamente a vantaggio della sua famiglia, ma anche del territorio. Come direttore di farmacia pubblica e amministratore delle farmacie comunali si è adoperato per offrire servizi utili alla popolazione. Come presidente dell’Associazione Proprietari Bagni si è dato da fare per gestire al meglio e in accordo tra tutti gli interessati le strutture balneari, risorsa di spicco del territorio. Da buon fortemarmino doc ha vissuto sul mare la sua gioventù, appassionandosi alla vela, sport in cui ha raggiunto risultati di alto livello.

di SILVIA CECCHI

È ritratto durante varie premiazioni, a bordo di barche in procinto di essere varate e in mare. La passione per la vela gli ha regalato soddisfazioni indimenticabili e a quasi ottant’anni Angelo Mattugini ricorda quel periodo come se fosse ieri. “La vela una volta era vita: il mare era pieno di barche e pattini. Per alcuni era un mestiere”, ricorda. “Molte famiglie benestanti venivano in vacanza al Forte e prendevano il marinaio. Davano uno stipendio”. Allora Angelo era un ragazzo e come i suoi compagni amava seguire i professionisti: “Tra questi marinai si creavano delle competizioni e noi ragazzi tifavamo per uno o per l’altro. Li aiutavamo a pulire le imbarcazioni e loro ci portavano a fare un giro in barca a vela. Mia mamma mi veniva a cercare e io ero sempre attaccato alle barche”.

Mattugini Angelo: il primo trofeo
Il primo trofeo

La passione è nata dall’amore per il mare e dal piacere di godere di un ambiente naturale che a quei tempi si sposava con uno stile di vita genuino: “Si partiva con un pomodoro, un po’ di sale e via. Quando eravamo impegnati nelle regate non c’era guadagno. Era tutto a spese nostre”. L’amore per la vela è diventato pratica di sport ad alti livelli. Mattugini ha fatto esperienza di varie classi: Finn, Star Class, Flying Dutchman. Con quest’ultima è stato campione toscano.

Faceva regate zonali per la “Compagnia della Vela” di Forte dei Marmi, circolo nautico di spicco nella zona, distinguendosi da subito per i risultati. All’inizio degli anni Cinquanta fu nominato migliore allievo e venne premiato presso il Club Nautico Apuano dall’ufficiale Agostino Straulino, figura leggendaria della vela italiana, e da Gaetano Polacci membro della Fiv (Federazione italiana vela) e consigliere del Coni. Si qualificò per il campionato europeo di Finn, fu inserito nella squadra nazionale e fece le selezioni per le olimpiadi del ’60. Per la Compagnia della Vela è stato anche istruttore.

Le sue doti erano state notate fin dall’inizio da Mario Capio, campione italiano del settore, che lo vide nel corso della settimana velica a Forte dei Marmi per imbarcazioni di 5,50 e 4,50 metri. “Ho fatto con lui diverse regate da giovane”, racconta Mattugini. “Mi voleva bene, mi insegnava e mi incoraggiava a continuare”.

Durante quel periodo Angelo ha gareggiato anche con due barche costruite con i soldi di famiglia da suo cognato Beppino, che era maestro d’ascia: dapprima un Finn (4,50 metri, con una vela) battezzato “Le due sorelle”; poi con l’aiuto del fratello di Angelo, Agostino, un 5,50 metri nominato “Perseo” (tre vele).

Tra gli eventi più entusiasmanti, Mattugini ricorda l’exploit della competizione a Varazze in Liguria, dove si tennero sei regate e per sei volte arrivò primo insieme ai suoi compagni di equipaggio. “Fu un successo strepitoso”, ricorda. “Al rientro fummo accolti con un tifo da stadio”.

Premiazione di una regata

Angelo si è goduto la gioventù, ma non ha trascurato i suoi impegni, infatti si è diplomato al liceo scientifico di Viareggio e poi si è laureato in farmacia nel ’66. Attorno a quel periodo ha lasciato la vela per concentrarsi sul lavoro e per costruire una famiglia con sua moglie Patricia Barberi. Gli chiediamo se gli sia dispiaciuto lasciare il mondo delle regate. “Ero stato abbastanza a giro”, ci risponde. “Era l’ora di farla finita. E io se dico smetto, smetto”.

La stessa dedizione di cui aveva dato dimostrazione nello sport l’ha messa nella professione. Ha lavorato per la farmacia privata “Di Ciolo” in centrale e come direttore alla succursale in un arco di tempo che va dal ’66 al ’77 circa. In seguito si è qualificato per accedere alle farmacie pubbliche. È stato impiegato per un periodo a Vittoria Apuana, poi ha vinto un concorso per direttore ed è stato mandato a Vaiana per mettere su una nuova farmacia, per la quale il comune di Forte dei Marmi aveva ottenuto la concessione. Lì ha avuto l’intuizione vincente di abbinare all’esercizio un poliambulatorio medico.

All’inizio eravamo in un locale un po’ angusto in affitto”, racconta. “Poi si liberò lo spazio della vecchia scuola di Vaiana e così potemmo offrire un servizio migliore alla popolazione con spazi adeguati per il magazzino, la farmacia pubblica e locali adibiti ugualmente a poliambulatorio medico. Allora eravamo in due a lavorarci, ma ci davamo molto da fare e abbiamo avuto successo. Rifornivamo anche la Usl Versilia di materiali sanitari”.

Mattugini è stato amministratore di tutte le farmacie comunali di Forte dei Marmi e in virtù di tale incarico si è adoperato per concretizzare il progetto dell’ente locale di realizzare una sede in viale Morin. Erano stati infatti donati da Blundo al Comune degli ambienti con il vincolo di destinarli a farmacia pubblica, cosa che è stata realizzata e che porta il nome del figlio del donatario. “Questa farmacia è stata fin dall’inizio di effettiva utilità per la popolazione”, dice Mattugini.

Con questo stesso spirito è stato per circa trent’anni presidente/consigliere dell’Associazione Proprietari Bagni di Forte dei Marmi. L’ente, che rappresenta un centinaio di stabilimenti, si è adoperato per gestire al meglio e in accordo tra tutti gli interessati le strutture balneari che sono diventate nel tempo l’elemento di spicco del paese. “Abbiamo cercato di mantenere le caratteristiche del paese; ci siamo impegnati per contribuire alla sicurezza e alla pulizia delle nostre spiagge; abbiamo collaborato per curare gli interessi del territorio”.

Il bagno “Angelo” è di proprietà della famiglia di Angelo Mattugini. Lo stabilimento ha origini antiche. A fine ‘800 Alaide Polacci (prima bagnina italiana ad avere il brevetto), nonna di Angelo, ricevette dal demanio la concessione di una grande porzione di spiaggia, che comprendeva anche gli attuali bagni “Alaide”, “Annetta”, “Carlo” e “Vasco”, suddivisi nel tempo fra parenti e discendenti.

Particolare del bagno 'Angelo'
Particolare del bagno ‘Angelo’

A quel tempo con la spiaggia non c’era niente da fare. Non valeva praticamente niente”, racconta il nipote, omonimo del nonno. “L’apprezzamento turistico della zona ha preso il via nel periodo precedente il secondo conflitto mondiale e dopo la guerra si è registrato un vero e proprio boom. Al Forte venivano in vacanza famiglie nobili, nomi importanti del mondo della finanza e della cultura”.

Mentre Angelo portava avanti la propria professione di farmacista, sua moglie Patricia si occupava dello stabilimento, fra i cui ospiti di spicco si ricordano in particolare Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco. Con la clientela è sempre esistito un rapporto quasi familiare, caratteristica fondamentale della filosofia fortemarmina. “Gestire un bagno è impegnativo”, commenta Patricia. “Ero sempre lì e avevo la responsabilità di tutto, dalla gestione del personale al contatto con i clienti, all’amministrazione. Col tempo poi sono stati introdotti sempre più servizi”.

Angelo ricorda che tutte le mattine, prima di andare a lavorare in farmacia, si recava a Viareggio a comprare il pesce fresco da offrire a pranzo ai clienti. Tuttora è amante delle cose genuine e si dedica all’orto, che coltiva non solo nel giardino di casa ma anche sul bagno. Lo stabilimento ha infatti la particolarità di avere una porzione di spazio dove vengono coltivati prodotti della terra.

Varo de 'Le due sorelle'. Don Janni Sabucco benedice la barca su cui sta in piedi Angelo
Varo de ‘Le due sorelle’. Don Janni Sabucco benedice la barca su cui sta in piedi Angelo

Angelo e Patricia hanno due figli, Alberto e Vittorio. Uno in particolare si dedica all’amministrazione dello stabilimento e l’altro alla professione di chirurgo ortopedico.

A casa Mattugini tutti sono accolti da Nuvola, una canina molto amichevole e parecchio dinamica. Corre e gioca instancabilmente per il giardino, fa le feste a chiunque passa vicino al cancello di casa e aspetta sempre un gruppo di ragazzi che tornano a casa dalla scuola per i saluti del caso. Da cucciola era stata abbandonata da qualcuno che l’aveva gettata nel giardino della famiglia, dove è stata soccorsa e dove ha trovato felicemente casa.

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