Svegli? Coraggio, cominciamo: Padre nostro, Ave Maria, Gloria, Angelo di Dio, L’eterno riposo, Atto di dolore.
Siamo alla quarta beatitudine che dice: “Beati gli affamati di giustizia”. Commentarla in poche battute non è facile. Ci provo. Per giustizia nel linguaggio comune si intende la “giustizia di scambio”: tu mi dai 5 Euro e io ti consegno la pizza; tu non mi dai niente e quindi… niente pizza. La giustizia intesa in questo senso è il fondamento dell’onestà. E va bene!
Però, oltre la giustizia di scambio c’è anche quella “distributiva”: tu non puoi darmi niente perché sei un povero disgraziato e io ti offro ugualmente un po’ di pane perché tu non muoia. Ecco il senso della beatitudine. Perché essere gretti e meschini con chi, a causa di una disgrazia, è in difficoltà? In questi giorni di epidemia leggiamo tanti esempi di questo tipo di giustizia. Pensa ad esempio ai tanti volontari che si impegnano fino allo stremo per soccorrere chi non potrà mai ricompensarli! Spero d’essere stato chiaro.