Cari parrocchiani e amici vicini e lontani. Vedo dai collegamenti che mi leggete con piacere. Anch’io sono contento. È poca cosa uno scambio per mail ma è sempre meglio di niente. Poi so per certo che dietro la lettura del mio notiziario quotidiano ci stanno le vostre preghiere, il vostro affetto e questo è per me motivo di grande gioia. Non credo ci sia niente di male a dirci a vicenda che ci vogliamo bene.
Oggi è martedì e come ogni martedì di quaresima, dopo cena, mi fermo in chiesa per recitare a nome vostro e mio, il rosario sui dolori della Madonna: la così detta Via Matris. Come si recita? È semplicissimo: dopo ogni “dolore” di Maria si recitano 7 Ave Maria ma è sufficiente recitarne anche una sola purché sia detta con il cuore. Quali sono i dolori di Maria? In sintesi sono questi.
VEDERE GESÙ che:
1) nasce poverello in una stalla.
2) è costretto alla fuga in Egitto.
3) gli viene predetta la passione.
4) si smarrisce nel tempio.
5) piange al capezzale di Giuseppe.
6) porta la croce .
7) muore in croce.
Ora però devo interrompere perché è un continuo squillare del telefono con richieste in alcuni casi davvero impossibili anche se ci metto buona volontà ad accontentare chi mi chiama.