Corona Virus 34

VENERDÌ SANTO! È il giorno più delicato e difficile da spiegare ai ragazzi. Ci provo contando, come scrivo ogni giorno, sulla collaborazione dei genitori che meglio di me possono aiutare i propri figli non dico a capire il mistero del dolore e della morte ma almeno a far germogliare nei loro cuori  sentimenti di “tenerezza e compassione per chi soffre” e di “riconoscenza per chi muore”.

Cari ragazzi, in questo tempo di epidemia assistiamo giornalmente a episodi straordinari di dedizione da parte dei nostri medici, infermieri ecc. Dedizione assoluta da parte di questi “eroi” che restano al fianco degli ammalati per assisterli e curarli senza temere il contagio e la morte. Molti, fra loro, hanno contratto la malattia e sono morti. Questo sacrificio però non è stato vano perché i loro ammalati sono guariti! È strano vero? Il medico muore e l’ammalato guarisce e vive.

Lo stesso, per così dire, è avvenuto con Gesù. C’era in corso un’epidemia terribile, l’epidemia della cattiveria, dell’odio, della violenza, della vendetta. Un’epidemia che rischiava di far morire l’intera umanità.  Allora è intervenuto Lui, Gesù, un medico bravissimo che ha “guarito” l’umanità ammalata con una medicina speciale, fatta di amore, pazienza, perdono.

Sai come è andata a finire: Lui, buono, è morto. Noi, cattivi, siamo guariti. E anche se ogni tanto torniamo ad ammalarci di cattiveria, con la Sua medicina possiamo guarire. La medicina? Si chiama “Comunione”. Sì, quella “Comunione” che farai a breve non è soltanto il premio per chi è buono ma anche la medicina per guarire chi è cattivo. Non te ne dimenticare soprattutto quando sarai più grande.

Oggi, cerca in casa un crocifisso e dai un bacetto a Gesù. Poi mettiti ai fornelli e prepara la cena che, come vuole la tradizione, deve essere “vegana”. È molto semplice: basta mettere in una zuppiera un po’ di verdure… insalata, cipolla, radicchio, pomodori… olio, sale e aceto ed ecco pronta la cena del Venerdì santo.

Poi, stasera, collegati su  chiesadelforte.it  dove ho preparato per te un VIDEO, una Via Crucis a colori (poi ti spiegherà la mamma di cosa si tratta)  molto bella.

A VOI  GIOVANI & ADULTI che siete soliti leggermi ormai da tanti giorni vorrei raccontare un episodio che mi riguarda da vicino e che potrebbe farvi riflettere sul tema della passione e morte di Gesù.   Ero ancora giovane (35 anni) e non avevo ancora ultimato gli studi di teologia (è un corso di studi lunghissimo). Dalla Curia mi avvisarono che c’era bisogno urgente di un sacerdote per tenere un corso di tre lezioni di Etica alla Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa perché il teologo che aveva preso l’impegno aveva all’improvviso rinunciato. In  tutta Pisa erano esposti i manifesti con il mio nome… definito illustre teologo (anche se non lo ero ancora).

Mi presentai nell’aula magna di via Roma, l’aula tipica universitaria con gli studenti in alto a semicerchio e i professori alla cattedra in basso, e mi trovai di fronte un centinaio di studenti tutti del sesto anno. Io ero intimorito. Loro più di me perché l’altro relatore era il prof. Gigli all’epoca direttore della Clinica Medica che incuteva timore ai giovani studenti. La lezione andò bene ed ebbi anche gli applausi e i complimenti del professore. Nella seconda lezione  ero affiancato dal prof. Laddaga, pure lui illustre cattedratico. Anche quella lezione andò bene. Fu in quella occasione che, ascoltando il prof. Laddaga, imparai una cosa da allora rimasta impressa nella mente e nel cuore.

“Il malato – disse il professore, non teme né il dolore né la morte. Teme la solitudine. Quindi – concluse – ricordatevi di stare vicini ai vostri ammalati quando soffrono e quando muoiono”.

Gesù è morto “solo”. Chissà quanto ha sofferto di questa solitudine!  I nostri ammalati di corona-virus stanno morendo “soli”. Chissà quanto stanno soffrendo! Oggi dunque, pensando a Gesù, pensiamo anche a loro. E anche ai nostri medici, infermieri e operatori sanitari che li seguono con professionalità e amore.

Anche voi ADULTI & GIOVANI provate a fare la Via Crucis.  Quella presente sulla rivista di Pasqua (che ritirerete a epidemia sconfitta) viene riportata qui di seguito.  Date un’occhiata anche ai video che sono stati inseriti.

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