La liturgia odierna celebra la FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA. Una parola per spiegare di cosa si tratta e poi, come ogni Domenica, uno schema per la preghiera nella “chiesa piccola”, cioè in famiglia. Può sembrare singolare questa dizione ma in effetti nei documenti magisteriali e nel catechismo la famiglia è definita proprio così: PICCOLA CHIESA.
Dunque cosa vuol dire, in parole semplici, Divina Misericordia. Per capire è sufficiente leggere con attenzione la parabola del “babbo buono”(o del figliuol prodigo). Il Padre della parabola, nonostante abbia sofferto moltissimo per l’abbandono del figlio, non smette di aspettarlo ed è pronto ad abbracciarlo non appena torna a casa. Così il Signore, nonostante gli abbandoni, i tradimenti e gli insulti, non si lascia scoraggiare, non si vendica ma resta sempre disponibile a perdonarci. SEMPRE! A patto, naturalmente, che siamo disposti almeno a chiedergli scusa…
Non è una novità. Lo so. Ma evidentemente c’era bisogno che Gesù, attraverso suor Faustina – una suora mistica – , ce lo rivelasse di nuovo perché forse qualcuno era così schiacciato dal senso di colpa da non riuscire più a credere alla possibilità d’essere perdonato.
Detto questo facciamo il segno della Croce e cominciamo. La mamma guidi la preghiera.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN
Il Signore sia con voi. E CON IL TUO SPIRITO
Fratelli, riconosciamo i nostri peccati: CONFESSO A DIO ONNIPOTENTE…
VANGELO: Gesù risuscitato apparve agli Apostoli che, ovviamente rimasero molto contenti. Quel giorno però non erano tutti presenti: ne mancava uno, Tommaso. Quando gli riferirono che Gesù era risuscitato ed era apparso davanti a loro non volle crederci e disse: “Non è possibile, avrete visto un fantasma. Io, per credere che Gesù sia davvero risuscitato voglio, vedere i buchi dei chiodi nelle mani”. Gesù lo prese in parola e in una successiva apparizione gli disse: “Avvicinati, Tommaso e metti pure la mano nei buchi del chiodi”. Tommaso rimase mortificato. Chiese perdono e si rivolse a Gesù dicendogli: “Non c’è bisogno. Tu sei il mio Signore e il mio Dio”.
PREDICA: Anche oggi ci sono tante persone che dicono come Tommaso: “Se non vedo, non credo”. Secondo loro Gesù dovrebbe stare continuamente a fare miracoli per essere creduto. Ma poi quali miracoli dovrebbe fare? La natura, il mare, l’acqua,i fiori, le farfalle non sono già miracoli? Non è sufficiente ammirare la natura per capire che Lui c’è e che ci vuol bene? Ha ragione Gesù quando dice che se uno non vuol credere non c’è niente da fare (leggi la parabola del povero e del ricco). Al contrario, se uno crede, allora riesce immediatamente a vederlo: vede Gesù sofferente nel volto di chi muore soffocato dal virus, lo vede nel medico che si sacrifica per i suoi pazienti, nel volontario che aiuta i poveri, nel prete che consola chi è solo ecc. Insomma, avere Fede è come mettersi gli occhiali: si vede subito dov’è Gesù anche quando prova nascondersi come in tempo d’epidemia.
PREGHIERA DEI FEDELI: Preghiamo per coloro che, in questo tempo d’epidemia, hanno paura: paura di morire ma anche di perdere il lavoro, di non riuscire più a mantenere la famiglia…
COMUNIONE SPIRITUALE: O Signore, guarda che non ce la facciamo più. Basta, ti preghiamo. Promettiamo di volerti più bene, di volerci più bene, di rispettare la natura, di rispettare gli animali. Aiutaci!
PREGHIERA ALLA MADONNA: Ave Maria
AVVISO: Oggi, alle 11.30, grazie alla collaborazione della sig.ra Seveso, l’emittente locale NOI TV (canale 10) trasmetterà la Messa celebrata nella nostra chiesa. Ci vediamo?