Sul CORRIERE di oggi leggo un trafiletto commovente che riguarda, pensate unpo’, una catechista!
L’articolo, a firma Emanuela Cavalici, è intitolato “Il sorriso sereno della catechista” e presenta Lucia Camiciottoli (13.7.1946 – 4.10.2021). Lo riporto per intero senza aggiunte o riduzioni perché è davvero bello così com’è stato scritto.
Vive nella memoria di Dio e la riflette nel cuore degli altri, Lucia. Con il Signore mantiene un rapporto costante.
Fede e fratellanza, pazienza e perseveranza, amore e carità inondano il suo cuore e da lì si dipanano durante le ore dedicate al catechismo: bambini e adulti rapiti dalle sue parole pendono dalle sue labbra e ogni volta assistono a un incantesimo diverso; non sanno, non vogliono, eppure ne sono e restano ammaliati.
Quel che lei racconta è Dio, quel che lei fa è d’esempio, in parrocchia nelle vesti di catechista, a domicilio in quelle di ministra straordinaria della Comunione, ovunque la incontri disponibilità estrema e instancabile.
Contro le difficoltà e gli insuccessi mette in campo la speranza, la serenità, la buona volontà.
Anche il Banco Alimentare è altra occasione di incontro, fra chi aspetta una mano e chi elargisce prima un sorriso.
(La riproduzione è riservata ma spero non ci siano problemi a pubblicarla)