Un colombo è sparito. Temo che abbia finito la sua corsa, come si suol dire, e sia caduto fra le canne dell’organo. Anche l’altro non sta bene: tiene le ali semi-aperte ma non so come aiutarlo. Sono molto dispiaciuto di questo triste epilogo. Non ho ancora perduto la speranza di aiutarli ma è una impresa apparentemente impossibile. Più avanti chiamerò gli organari perché se vi fosse davvero finito dentro dovremo toglierlo in fretta.
Per il resto non ci sono grossi problemi. Purtroppo la presenza alla Messa è diminuita e di molto: il virus continua a fare paura e soprattutto i più anziani – ma non solo – cercano di proteggersi evitando luoghi affollati.
Di conseguenza è diminuita anche la presenza ai (pochi) appuntamenti extra-liturgici sempre per gli stessi motivi e penso proprio che sarà molto difficile ricominciare.
Nel frattempo si avvicina la scandenza di Settembre con tutti gli impegni legati alla ripartenza ordinaria (catechismo e simili) e a quella straordinaria. Papa Francesco, com’è noto, ha indetto un “sinodo” mondiale per valutare lo stato di salute della Chiesa. Il sinodo dovrà operare dal basso per ascoltare direttamente dai laici le loro esigenze e in modo democratico per cui ognuno dovà avere il suo spazio e la possibilità di farsi ascoltare.
Ma la Chiesa è stata costituita in modo gerarchico e quindi molti sacerdoti, abituati da sempre non dico a comandare ma quanto meno a impostare – con l’aiuto del laici d’accordo – il lavoro pastorale non sanno più come gestire anche gli impegni più normali quali l’orario delle Messe e simili.
Personalmente sono molto preoccupato. A questo si aggiunge poi la stanchezza fisica dato che ho già 70 anni compiuti e quindi capite bene la mia difficoltà. Bene. Vediamo di non scoraggiarci e di ricordare sempre le parole di Gesù che ci ha promesso di restare sempre con noi.