Ieri sera i fedeli presenti alla Messa (numerosi, in verità…) hanno notato che è stato esposto il quadro raffigurante San Vincenzo e, sull’altare, collocata la piccola statua raffigurante il santo con due piccoli bambini a lato.
Prendo spunto per la nota odierna proprio dalla statuetta: Vincenzo o come allora lo chiamavano il signor Vincent, oltre che ai “classici” poveri, si occupava anche dei bambini e delle bambine orfani per i quali aveva studiato un progetto didattico che li accompagnava alla maturità inserendoli nel mondo del lavoro!
Interessante notare che, se all’inizio faceva tutto lui, successivamente aveva affidato questo servizio ai suoi “ragazzi/ragazze” nel frattempo divenuti adulti.
Sarei felice se anche nella nostra comunità nascesse qualcosa di simile. “Vincenziani” giovani non ne abbiamo se non una ragazza ma speriamo che possa nascere qualcosa.
La nostra associazione, a cominciare da alcuni anni a questa parte, si è appoggiata alla Caritas diocesana tant’è che anche la denominazione è divenuta “CARITAS-SAN VINCENZO”. Speravamo di averne un beneficio; in realtà non ne abbiamo se non le convocazioni – pure queste importanti – per gli incontri di studio o di aggiornamento.
Per il resto dobbiamo fare tutto da soli e questo talvolta determina un certo scoramento fra i confratelli perché è una spesa continua! Da notare che i professionisti che collaborano nel nostro Centro di ascolto non chiedono compensi di sorta …
Potessimo avere almeno qualche “sollievo” non di soldi ma almeno di viveri sarebbe davvero una bella cosa: quelli che bussano alla porta per lo più non hanno bisogno del centro di ascolto ma di qualcosa da mettere sotto i denti!