Per far capire immediatamente il senso di quanto sto scrivendo avrei dovuto scrivere “bai-bai”.
È conclusa da appena un giorno la stagione e tutti se ne tornano a casa. Finché si tratta di ospiti è comprensibile: c’è la scuola, il lavoro, gli impegni di famiglia ecc.
Ma quando si tratta di negozi/ristoranti/bar nasce qualche problema anzi più di un problema per i residenti stabili e più in generale per il paese ridotto per otto mesi dell’anno a un paese-fantasma.
Quindi niente “bye-bye” ma piuttosto una concertazione con l’Autorità Comunale per vedere di contenere l’abbandono: sono convinto infatti che se i negozi/ristoranti e bar resteranno aperti anche qualche giorno della settimana nel periodo invernale i turisti non mancheranno e il paese continuerà a vivere.
Ovviamente i guadagni del periodo invernale saranno modesti rispetto a quelli del periodo estivo ma non è pensabile una attività commerciale che sfrutta soltanto il territorio finché gli fa comodo.
Quindi l’invito a “ragionare” con il Comune per individuare una soluazione che possa accontentare tutti.
Io come parroco posso fare ben poco. Posso però sottoporre il problema visto che sono molti i cittadini che mi scelgono come interlocutore sull’ argomento.