Sono davanti al computer in attesa di collegarmi attraverso zoom con i sacerdoti responsabili degli 8 vicariati della Diocesi e con l’Arcivescovo.
Nel frattempo leggo gli avvisi della Curia
Fra questi il materiale per l’animazione della “giornata dei poveri” in programma per Domenica 15 Novembre. Le proposte sono numerose come numerose sono le necessità delle persone in questo momento.
Solo che i “contribuenti” sono sempre gli stessi che, in questo difficile momento, pure loro faticano ad andare avanti. Ne viene che se, nell’occasione della prima “ondata” del virus è stato piuttosto facile organizzare gli aiuti adesso è assai più difficile.
Prendo ad esempio il caso della nostra parrocchia: in primavera siamo riusciti ad aiutare tutti sfruttando, tramite la Caritas-San Vincenzo, le somme di riserva della parrocchia e le donazioni di alcuni benefattori.
Avendo un bel po’ di soldi a disposizione siamo riusciti a beneficare non soltanto offrendo generi alimentari a residenti e non ma anche pagando bollette, rate di mutui ecc. E non solo ai “nostri” ma anche a persone di fuori paese.
Ma le riserve erano frutto dei risparmi degli anni precedenti. Adesso anche il fondo di riserva è modesto per cui non credo che, almeno a breve potremo fare più di tanto. Questo però, ne sono certo, determinerà alcuni malumori in chi è abituato a essere aiutato ma c’è poco da fare almeno per il momento.
Domenica prossima offriremo il “santino” dei morti a favore della San Vincenzo. Lo faremo però con molta discrezione, senza insistere. Veniamo infatti dalla “giornata per l’obolo per il Papa”, dalla “giornata missionaria”, dalla “questua speciale per padre Damiano”, a breve vi sarà, come già detto, la “giornata per i poveri”… insomma non possiamo stare sempre a chiedere e a chiedere agli stessi!
Comunque sia per un “piccolo” aiuto dovremmo farcela anche stavolta sempre che la situazione non precipiti.