Domenica scorsa, con i proventi della questua, integrati da una somma della cassa parrocchiale d’emergenza, abbiamo aiutato Padre Damiano. Non so quanto abbiamo raccolto in tutto ma non mi interessa perché quando si aiuta non sta bene mettersi a fare calcoli.
Questa mattina ho ricevuto una mail di ringraziamento che vi trasmetto certo di farvi cosa gradita.
Carissimo don Piero, grazie mille per l’offerta a sostegno dei nostri profughi e poveri. Questo vostro sostegno è particolarmente prezioso in questo momento di grande svalutazione della moneta locale. Ci permette di dare continuità al nostro impegno di carità. Dio vi ricompenserà per il dono offerto. Con questo acquisteremo cibo per i bisognosi di tutte le appartenenze religiose presenti in paese e per i rifugiati siriani che arrivano dopo aver assistito a scene brutali di massacri e distruzioni delle loro case scuole e chiese. La nostra cucina di Damour distribuisce regolarmente questo cibo. Con il vostro aiuto inoltre la nostra associazione assiste un numero sempre crescente di bisognosi anche per le medicine cercando di stare vicina alle categorie più indifese: donne, bambini, anziani, ammalati.
Segue la firma di Padre Damiano e quella del contabile, Rabih Maher. In allegato una sfilza di ricevute di acquisto di generi alimentari (riso e pasta) e di medicine (salvavita).
Adesso, dopo aver pensato ad aiutare gli altri, ci concentreremo sul nostro paese. Per fortuna non partiamo da zero perché abbiamo la cassa parr. di emergenza e quindi dovremmo essere in grado fin d’ora di aiutare – con generi alimentari o con somme modeste – tutti coloro che avranno necessità. Poi ci sarà, o almeno lo speriamo, il consueto aiuto della festa dei Santi e della Commemorazione dei defunti.
Guardiamo avanti con fiducia e non perdiamoci d’animo. Naturalmente mettiamo sempre la preghiera al primo posto perché senza l’aiuto di Dio non riusciremo a far niente.