1161. IN CAMMINO – Il lavoro ristagna…

È vero… però ristagna anche il pagamento!

Mi spiego meglio? Ok.

In molti mi stanno facendo notare che il lavoro di restauro  all’abside si sta prolungando oltre misura: Novembre, Dicembre, Gennaio e non si vede ancora la fine!

È vero ma dietro questo ritardo c’è un duplice motivo. Il primo è che il lavoro è assi delicato. Non si tratta infatti di imbiancare… bensì di restaurare perché i travetti dell’abside – imbiancati più e più volte – si stavano sfaldando con possibili pericoli per i fedeli. E questo restauro sta richiedendo tempo, molto tempo per il semplice fatto che il materiale usato, un materiale speciale, ha bisogno di più applicazioni.

Le foto dei lavori verranno pubblicate sul numero di Pasqua della Rivista e potrete anche voi rendervi facilmente conto della veridicità di quanto sto scrivendo.

Il secondo motivo è che il pagamento del restauratore viene fatto “a rate”. L’impresario che aveva allestito il ponteggio è stato saldato subito. Invece il restauratore viene pagato… quando ne abbiamo la possibilità. E questo comporta dei ritardi nell’esecuzione del lavoro.

Alcuni mi suggeriscono di verificare la tenuta del tetto. Al riguardo mi fido di quanto detto dal nostro storico geometra e cioè che non ci sono infiltrazioni di rilievo. Ma anche ci fossero non me la sento, al momento, di imbarcarmi in un lavoro costosissimo e non privo di problematiche.

Vi basti pensare, al riguardo, a quanto ci è costato il restauro del tetto nell’occasione del terribile evento di anni indietro quando un fortunale si abbatté sul paese e fummo costretti a porre una “gru” lato mare per intervenire sul tetto lato monte visto che la proprietà lato monte ritardava nel darci il permesso per accedervi!

Non ve l’ho mai detto ma esaurimmo quasi per intero il conto per le emergenze acceso presso il Credito Cooperativo …

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