13. IN CAMMINO : “Bose”

Ha fatto scalpore in questi giorni la notizia dell’allontanamento di Enzo Bianchi dalla Comunità di Bose da lui stesso fondata molti anni indietro e “faro” di spiritualità, teologia e liturgia per la chiesa italiana e non solo.

Dalla lettura dei giornali non ho capito un granché se non che i rapporti del Fondatore con il nuovo Priore, Luciano Manicardi, si erano sfilacciati e la cosa rischiava di compromettere la stabilità emotiva della comunità.

L’intervento del Vaticano, richiesto ufficialmente dal Priore Manicardi, ha portato all’allontanamento “temporaneo” di Bianchi e altri suoi stretti collaboratori della prima ora. Bianchi, dopo una richiesta di chiarimenti, non è andato oltre e ha accettato il suggerimento mettendosi da parte.

Due riflessioni, a questo punto, che possono aiutare anche la nostra comunità parrocchiale.

  1. Contrattempi di questo tipo non mancano anche nelle nostre comunità parrocchiali e diocesane. Anche se consacrati restiamo uomini, ancorati a certe dinamiche relazionali – dettate dall’orgoglio- proprie della società civile. Bisogna avere quindi l’umiltà di riconoscere e analizzare quello che non va. Non credo ci sia bisogno dello psicologo: è sufficiente fermarsi un po’ in chiesa, da soli, riflettere… e se necessario prendersi una pausa di silenzio.
  2. Molti “fondatori” di comunità religiose, a un certo punto della loro esperienza si sono trovati spiazzati e hanno scelto di ritirarsi in modo che la loro “creatura ecclesiale” crescesse liberamente. È il caso, ad esempio, di san Francesco che accettò di farsi da parte per permettere alla comunità francescana di maturare. San Francesco aveva una spiritualità “radicale” che, se da una parte favoriva l’adesione completa e generosa a Dio, dall’altra determinava confusione di idee anche teologiche… Com’è noto non voleva che i suoi frati studiassero. Ma la carenza di preparazione teologica, filosofica e giuridica, con svarioni di notevole portata, rischiò di far morire sul nascere l’ordine francescano. Francesco capì e si fece da parte. E la sua autorità morale ne guadagnò. Penso che lo stesso avverrà anche per fratel Bianchi e per tutti coloro che seguiranno l’esempio di San Francesco.

 

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