Questa mattina, finalmente, mi è stato recapitato un nuovo quadro raffigurante San Giuseppe, Patrono della Chiesa universale.
Abbiamo già una statua in legno in chiesa e un quadro in sacrestia raffiguranti il Patrono ma ho ritenuto opportuno, con una spesa sostenibile (e a rate) acquistare un altro quadro.
La statua in legno è bellissima ma è nascosta dalle colonne: soltanto i frequentatori più assidui la notano. Poi non è possibile, viste le dimensioni, spostarla per farla ammirare dai fedeli. Resta lì al suo posto, un po’ negletta anche se , lo ripeto, è un’opera d’arte.
Il quadro di sacrestia, pure questo molto interessante, è senz’altro proponibile ai grandi ma non ai piccoli perché, oltre che essere piuttosto spento nei colori, rappresenta il Santo sul letto di morte circondato da Maria e Gesù che amorevolmente lo assistono.
Tutti noi ci aiuguriamo, nel momento della nostra agonia, di averli vicini ma, come dicevo sopra, non ispira i più giovani che pensano a tutto fuorché alla morte. Il fatto poi che siamo in questo terribile tempo di pandemia, con tutti i problemi di sofferenza e di paura che si porta dietro, mi suggerisce di lasciarlo al suo posto.
Questo nuovo quadro invece, raffigurando San Giuseppe sorridente con Gesù bambino in braccio, intanto può essere posizionato facilmente davanti all’altare e poi è assai più gradevole per tutti anche per i piccoli.
Bene. Allora da stasera lo esporrò e speriamo che ci aiuti a superare il brutto momento e ci protegga.