San Ranieri è Patrono della Diocesi di Pisa e compatrono, insieme con Sant’Ermete, della nostra parrocchia. Oggi, 17 Giugno, viene celebrata la festa liturgica in Duomo alla presenza delle Autorità cittadine e dei Vescovi di origine pisana attualmente in servizio. Visto che sarò presente mi propongo di scattare qualche foto per farvi almeno “respirare” l’aria della festa…
La storia di san Ranieri la conoscete: era un commerciante pisano che lavorava con i principali mercati del Mediterraneo quindi anche con la Terra Santa. Dopo una vita gaudente si trasferì proprio ad Haifa: la scusa fu quella di curare meglio gli affari in quella regione orientale ma in realtà il vero proposito era quello di visitare i luoghi santi della vita di Gesù e iniziare un cammino di vita cristiana.
E infatti i commerci andarono fin dall’inizio di male in peggio perché Ranieri era sempre in giro… quando a Gerusalemme, quando a Betlemme ecc. I suoi familiari lo misero alle strette finché lui non si decise a mollare tutto a favore della sorella.
Da quel momento tutta la sua giornata venne dedicata al Signore: una giornata fatta di preghiera e di penitenza in sconto dei tanti peccati della giovinezza. In breve la sua storia di convertito venne alla luce tanto che i “pisani” lo convinsero a rientrare a Pisa dato che la città attraversava un periodo di vuoto “morale”.
Il rientro andò bene ma i suoi inviti alla conversione rimasero lettera morta costringendolo quindi a una vita molto ritirata fino all’ultimo giorno della sua vita quando, a furor di popolo, venne proclamato Santo e Patrono della città. Le sue spoglie mortali riposano in Duomo.
Intento leggete questo….
Bene, sono tornato. È stato tutto molto bello. Sono riuscito, approfittando della mia condizione di “canonico” del Duomo ad avvicinarmi fino alla teca che racchiude le spoglie e ho fotografato sia il calco in argento che la “pilurica”, il saio di peli di cammello che era solito indossare per fare penitenza.
La Messa è stata presieduta da nostro concittadino don Riccardo, Arcivescovo di Arezzo che, come al solito, ha tenuto un bellissimo discorso.