278. IN CAMMINO – Roma

Ieri sera, chiuso nella mia camera d’albergo, ho pensato al Papa, anziano e ora anche ammalato eppure così forte nel testimoniare la fede e l’amore per la Chiesa.

Ho pensato anche ai tanti sacerdoti che ho conosciuto in questi anni, pure loro forti nonostante le difficoltà. E ho pensato anche a voi, soprattutto a voi che mi siete vicini nell’esercizio del mio ministero. Mi volete molto bene ma non lo fate solo per me ma anche e soprattutto per Lui… sì, per Lui. Se non fosse così mi avreste lasciato da un bel pezzo perché mi rendo conto che vi chiedo davvero molto, forse troppo.

Vi partecipo a questo punto i volti dei miei amici consiglieri pure loro stanchi ma appassionati.

Scorrendo la nostra bella rivista, gli articoli e le foto li ho visti non gelosi ma felici che ci siano ancora collaboratori generosi e disponibili. Vi ringrazio quindi a nome di Gesù del vostro aiuto.

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