Scrivo questa breve nota a giornata ormai conclusa. Penso proprio che non la leggerà nessuno ma a me fa piacere scriverla ugualmente. È una sorta di sfogo che mi aiuta a rilasciarmi…
Dunque ieri pomeriggio mi hanno avvisato che il mio amico D. aveva avuto un malore serio e disperavano di salvarlo. L’ho raccomandato a Padre Pio e mi sono messo ad aspettare gli eventi certo che il nostro santo Padre lo avrebbe aiutato.
Nel frattempo mi sono messo a pensare a quanto sia importante per noi sacerdoti avere qualche punto di riferimento: per un confronto, per un conforto, per un semplice scambio di opinioni.
L’amico in questione infatti mi ha aperto il cuore più volte e io ho fatto lo stesso con lui ascoltando e accettando i suoi consigli.
In più mi ha, per così dire, viziato offrendomi ogni Domenica il quotidiano, i dolci squisiti del Soldi, le primizie dell’orto ecc.
In piena notte mi hanno avvisato che l’intervento era riuscito. Ero ancora sveglio ad aspettare e così, finalmente, sono riuscito ad addormentarmi.
Adesso si tratta di aspettare ancora un po’ e poi fargli la sorpresa… Sì, perché i lamponi che mi aveva donato hanno iniziato a produrre frutti dolcissimi e mi piacerebbe condividerli con lui e con A., altro amico carissimo.