In questo giorno in cui la tradizione ricorda la morte di Dante mi piace riportare il Padre Nostro tratto dal canto XI del Purgatorio che sto rileggendo sotto la guida magistrale di Sebastiano…
O Padre nostro che ne’ cieli stai, non circunscritto, ma per più amore c’hai primi effetti di là su tu hai,
laudato sia ‘l tuo nome e ‘l tuo valore da ogni creatura, com’è degno di render grazie al tuo dolce vapore.
Vegna ver noi la pace del tuo regno, ché noi ad essa non potem da noi, s’ella non vien, con tutto nostro ingegno.
Come del suo voler li angeli tuoi fan sacrificio a te, cantando osanna, così facciano li uomini de’ suoi.
Dà oggi a noi la cotidiana manna, sanza la qual per questo aspro deserto a retro va chi più di gir s’affanna.
E come noi lo mal ch’avem sofferto perdoniamo a ciascuno, e tu perdona benigno, e non guardar lo nostro merto.
Nostra virtù che di leggier s’adona, non spermentar con l’antico avversaro, ma libera da lui che sì la sprona.
Buona lettura! E buona festa del VOLTO SANTO (Santa Croce), patrono della Diocesi, del Comune e della Provincia di Lucca (quindi anche nostro)