Questa sera, a dir Messa, ero stanco morto. Oggi c’è stato di tutto! Messe, Battesimo, Comunioni, funerale e una sfilza innumerevole di telefonate per chiedermi tutto e di più.
La stanchezza mi ha giocato un brutto scherzo perché, finita la predica (brevissima, come ci viene suggerito dalle autorità sanitarie) sono passato direttamente alla preghiera dei fedeli dimenticando la professione di fede, il Credo…
Un signore presente in chiesa me lo ha fatto notare ad alta voce: “il Credo!”
Ormai però ero all’altare e quindi non ho ritenuto opportuno né replicare, dato che ero in torto, e nemmeno tornare alla sede per recitare coram populo il Credo.
Quel signore ha fatto bene a richiamarmi. Però ci deve essere rimasto male perché, dopo la Messa, non andava più via di chiesa. Mi guardava mentre caracollavo fra spegnere le candele, mettere a posto le sedie, sistemare l’altare per domani mattina…
Mi si è avvicinato e con molta delicatezza mi ha chiesto se poteva darmi una mano. Si era reso conto che ero stanco e che forse mi aveva avvilito con il suo rilievo.