P.S. è l’archivista tedesco che mi ha inviato l’articolo sulla giovane Ingeborg Magnussen, la turista tedesca che 140 anni (!) or sono passò un’estate indimenticabile a Forte dei Marmi.
Mi scrive per parteciparmi la sua gioia per il fatto che la ragazza in questione a distanza di tanti anni sia stata scoperta e apprezzata nel paese un tempo tanto amato.
E in effetti è stato così: in tanti, soprattutto fra i componenti delle famiglie Foffa e Polacci, hanno sfogliato la rivista proprio per leggere quell’articolo che rammentava i loro antenati. Anche il TIRRENO ne ha fatto un sunto interessante che ha richiamato interesse per la nostra Rivista. Meglio così!
Anch’io sono rimasto contento. L’articolo infatti smentisce il detto famoso che suona: ” A Forte dei Marmi ci sono tre cose in abbondanza, acqua, rena e ignoranza”. Può essere addirittura un bel biglietto da visita per i nostri ospiti tedeschi: già una persona si è presentata per reclamare l’originale tedesco e inviarlo a sua figlia in Germania!
Sempre il signor Sieve mi scrive che ha accettato bel volentieri il mio invito a venire al Forte per un pranzo in compagnia della famiglia Wallbrecht e della direttrice e anche questo potrà essere l’occasione per “aprire” un ulteriore contatto con i turisti tedeschi.
E gli altri chi sono?
Sono altri amici, stavolta di Forte dei Marmi, che mi hanno fatto i complimenti per la “bella” rivista e per i contenuti culturali e spirituali. Dalle risposte ho capito che l’avevano scorsa davvero fino alla fine e cioè fino alla preghiera per il parroco che conclude il fascicolo. Anche questo mi ha fatto piacere. Molto.
Quanto a dire che con le mie modeste “Pillole di Sorriso” somiglio al Pievano Arlotto può essere ma in misura assai ridotta…
Al massimo sarò ricordato come il Priore “ameno”.