Mi hanno fatto dono di un libriccino del famoso logico-matematico Godel con la “dimostrazione razionale dell’esistenza di Dio”.
Non conoscevo l’autore se non per sentito dire. Nei miei studi filosofici ho studiato le “dimostrazioni” di Cartesio, San Tommaso, Anselmo D’Aosta, Spinoza, Leibiniz…, tutte dimostrazioni offerte da filosofi ma non da matematici (tranne forse Leibniz) per cui mi sono messo a leggere con curiosità.
Ma, aimè, non avendo alle spalle una cultura scientifica appropriata mi sono trovato in difficoltà. La colpa naturalmente è mia perché se avessi seguito con maggiore attenzione il corso di “Logica” in Seminario avrei capito subito qualcosa in più.
Il corso universitario di Logica infatti prevedeva una parte spiccatamente filosofica e delle applicazioni matematiche. Il professore era il famoso don Dianich che faceva di tutto per farci interessare all’argomento dalla parte filosofica… Quella matematica però, se non ricordo male, non venne nemmeno affrontata anche perché prevedeva equazioni troppo complesse… (perché mai studiate) per chi, come nel caso della nostra classe, proveniva dal Liceo classico.
Oggi invece, nel programma di studi teologici, la parte matematica viene oltre che compresa anche sviluppata con metodo scientifico. (*)
Comunque, tornando al librino di Godel non mi sono perso d’animo e ho cercato di affrontare l’argomento affidandomi a un testo divulgativo (il che non vuol dire approssimativo, anzi) per capire almeno il significato dei “simboli” alfanumerici e non solo.
Ho individuato, curioso a dirsi, un articolo del famoso logicomatematico Piergiorgio Odifreddi che mi ha aiutato a capirci qualcosa.
Curioso a dirsi per il professore in questione è un ateo professo e un acceso polemista nei confronti della Chiesa cattolica e di tutte le religioni in genere (non di quella musulmana perché rischierebbe la vita e non lo dico con sarcasmo, sia chiaro, visto che è un dovere proteggerci!)
L’articolo mi ha aiutato a capire o almeno mi ha dato gli strumenti essenziali per capirci qualcosa e di questo gliene sono grato.
Lui personalmente, anche se da scienziato la trova esatta, non ne resta convinto ma questo è un altro discorso visto che ognuno è libero di pensarla come vuole.
(*) Ieri a Messa il prof. N.N., matematico, mi ha chiesto conto di un testo teologico riguardante il rapporto scienza-fede citato in un mio precedente articolo. Lì per lì non ho saputo rispondergli… poi, controllando le note ho capito e ne scriverò domani, aDp.