423. IN CAMMINO – Candelora e San Biagio

La festa è andata molto bene! Mancavano i bimbi… ma vi avevo già spiegato che, per motivi sanitari, non ritenevo conveniente farli partecipare dato che sono più di cinquanta. Fatti un po’ di conti mi sarei trovato in difficoltà per ospitarli tutti in chiesa.

Però non è mancato il segno: infatti a un certo punto della funzione ho sentito uno strillo. Era la bambina della Selvaggia, presente alla Messa insieme col marito. La tradizione quindi è stata rispettata!

Qui di seguito una foto con una parte dei presenti pronti all’inizio della celebrazione.

Oggi è San Biagio con la benedizione della gola a candele incrociate e la preghiera per mantenere la salute. Ripeteremo il tutto anche Domenica prossima ma spero che ci sia qualcuno anche stasera.

A proposito delle invocazioni/benedizioni per la salute sapete ormai come la penso. È assolutamente necessario rispettare le indicazioni della Chiesa sia per le benedizioni che per le preghiere: ci sono allo scopo delle bellissime invocazioni e e preghiere attraverso le quali chiediamo l’aiuto del Signore come lui stesso ci ha invitato a fare. Praticare scorciatoie non va bene. Non a caso la Chiesa ci insegna che la Fede ha bisogno della scienza (e viceversa) proprio per evitare di scivolare nella superstizione (o nello scientismo ateo).

Purtroppo non è facile far capire questo insegnamento perché quando c’è un problema di salute ci aggrappiamo anche alle tavole pur di non affogare…

Ricordo quando la piccola N.N. si ammalò gravemente… I genitori decisero di portarla da un “guaritore” molto conosciuto nella piana di Lucca. Io feci presente quello che ho scritto sopra e cioè che le preghiere sono necessarie, le benedizioni pure purché tenute come insegna la chiesa. Quando mi fecero ascoltare la registrazione dell’avvenuto con il sedicente inviato del Signore che sproloquiava in modo assurdo assicurando la guarigione immediata delle bambina mi permisi di manifestare il mio dissenso. Loro ci rimasero malissimo: “La bimba è guarita, caro don Piero. Voi preti credete di avere una risposta per tutto. Per fortuna c’è chi riesce a fare senza di voi.” Quando poi, mesi dopo, la bimba dopo atroci sofferenze morì venni di nuovo rimproverato: “Voi preti dovreste impedire a questi ciarlatani di lucrare sulla buona fede del popolo…” Non risposi nemmeno perché di fronte allo sfogo di un genitore bisogna restare in silenzio e accettare i rimproveri anche quando non sono giusti ma purtroppo è così: la colpa è sempre dei preti.

 

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