Sono a Montepulciano per la Faci.
Cos’è la Faci ormai lo sapete. Per i pochissmi che ancora non lo sanno aggiungo che è la Federazione fra le Associazioni del Clero d’Italia.In ogni Diocesi c’é (o dovrebbe esserci) una Associazione a servizio del Clero che tutela, a fianco del Vescovo, gli interessi dei sacerdoti.
Il motivo per cui vado (anzi, torno) a Montepulciano dipende dal fatto che vi risiede il Vescovo referente per il clero della Regione Mons. Manetti.
La situazione finanziaria della Faci è complicata. Lo dico con contezza della cosa perché sono il revisore dei conti. Se non individuiamo e mettiamo in atto alcuni correttivi entro cinque – sei anni chiuderà per insolvenza.
Sto cercando quindi qualche sponda, visto che da solo non riesco a fare granché, per vedere di riuscire, adesso che ve ne è ancora la possibilità, a salvarla.
Vederla morire mi spiacerebbe molto prima di tutto perché è una associazione utilissima a noi sacerdoti: basti pensare che tiene i rapporti con l’INPS per le pensioni, i contenziosi e il resto.
E poi perché è nata in Toscana, ai primi del secolo scorso grazie anche all’intervento del Cardinale Maffi che si pose al fianco di un sacerdote senese per farla nascere.
Ma il Cardinale Maffi non avrebbe preso sul serio l’idea se non avesse avuto al fianco il prof. Toniolo, il grande economista cattolico di cui tuttora si ricorda e si pratica l’idea solidarista.
Ora, dal momento che
1. sono un sacerdote
2. di Pisa
3. e per di più faccio parte dell’ Istituto scientifico di studi Tonoliani
ritengo sia mio dovere impegnarmi al massimo. Spero di riuscirci, a Dio piacendo.