In questi giorni di grande caldo cerchiamo tutti di trovare riparo dall’afa o chiudendoci in casa (con il ventilatore acceso) oppure cercando un po’ d’ombra nei vari parchi del circondario. Fra questi il parco della Versiliana, con i suoi alberi dalla chioma maestosa, è senz’altro il più frequentato da uomini e animali.
Gli umani siedono sulle panchine leggendo il giornale; gli animali, accovacciati in terra, sonnecchiano distratti.
Distratti?
Beh, distratti ma fino a un certo punto perchè l’indole di natura li mantiene sempre attenti alle mosse del padrone e guardinghi a tutto ciò che si muove: foglie, biciclette, passeggini, altri animali…
Ieri, ad esempio, la mia canina Lola, sebbene distesa a terra, al fresco, in apparente stato di dormiveglia in realtà osservava con interesse le evoluzioni di una ranocchietta che saltellava gracidando allegramente fra le foglie delle ninfee presenti nella vasca acquatica posta a lato della villa.
La vasca è interamente coperta dalle piante che si adagiano sull’acqua creando una sorta di manto erboso con ciuffi di colore che si stagliano ovunque creando un effetto magico agli occhi del visitatore.
La Lola in realtà aveva occhi soltanto per la ranocchietta e per i suoi insistenti “cra..cra”.
A un certo punto si è svegliato in lei l’istinto primordiale della caccia e con passo felpato si è avvicinata alla vasca fiorita per poi lanciarsi con un gran salto… in mezzo all’acqua!
Povera Lola! Aveva scambiato la superficie della vasca per un bel prato verde e così era finita nell’acqua (per sua fortuna profonda un metro o poco più).
È riemersa dopo pochi, interminabili secondi ansimante e spaventata (e con la ranocchia in testa) zampettando furiosamente – ha imparato anche a nuotare – in cerca di aiuto che le è stato prontamente offerto dai presenti giustamente preoccupati per la sorte del povero animale.