Questa mattina, di buon’ora, abbiamo conteggiato le offerte di ieri e, subito dopo, le abbiamo distribuite tra le famiglie bisognose del paese. Abbiamo raccolto circa 1000 (mille) Euro e ne abbiamo distribuiti altrettanti. Alla spesa per il pane e le buste ha provveduto la parrocchia per altri 140 €. La Provvidenza ha “funzionato” grazie alla disponibilità delle persone buone.
Adesso, finito di scrivere questo breve testo, andrò in chiesa per la consueta ora di Adorazione Eucaristica sperando che non ci siano contrattempi: nelle cinque settimane di Luglio sono stato aiutato a tenere lontani i questuanti “sgarbati” dai Carabinieri in congedo; da oggi in poi invece sarò solo e per questo avverto un po’ d’apprensione.
È vero che potrei benissimo chiudere la chiesa e farmi una bella passeggiata in Versiliana ma davvero non posso perché l’ADORAZIONE EUCARISTICA è il modo più immediato per “contestare” l’andazzo corrente per cui conta tutto ma non la preghiera.
Come se la Chiesa andasse avanti soltanto per le opere buone, per le riunioni sinodali, per i tanti discorsi che di questi tempi ci appesantiscono le giornate. Intendiamoci: si tratta di iniziative sacrosante ma la Chiesa, come del resto ci insegna la PAROLA DI DIO è nata dall’Ostia, dall’Eucarestia.
Finché dunque manterremo questo legame – purtroppo soltanto settimanale perché di più proprio non possiamo – continueremo a “vivere” spiritualmente – come singoli e come comunità parrocchiale – nonostante le difficoltà, le tante cattiverie presenti nel mondo e il materialismo pratico di tanti sedicenti cristiani.
Senza l’Adorazione ci verrà a a mancare la luce e la forza per resistere. E moriremo di inedia: lo dice Gesù: Io sono il PANE DELLA VITA!
Vado… e speriamo in bene.
Non pubblico subito la nota. La pubblicherò dopo i modo da tenervi aggiornati.
Tutto bene! Ho potuto pregare tranquillamente… anche per voi.